Ance, Giuliano
Campana leader
nazionale

di Mimmo Varone
Giuliano Campana, leader Ance
Giuliano Campana, leader Ance
Giuliano Campana, leader Ance
Giuliano Campana, leader Ance

Trent’anni dopo Riccardo Pisa, un altro bresciano sale al vertice dell’Associazione nazionale costruttori: Giuliano Campana, presidente dell’Impresa Costruzioni di Brescia, guiderà l’Ance nei prossimi mesi. Vicepresidente con delega all’economico-tributario e fiscale dal 2009, Campana subentra, da vicepresidente elettivo più anziano, al leader Gabriele Buia che, giovedì scorso, ha rassegnato le dimissioni per accelerare l’avvio dell’iter di verifica elettorale, previsto per la prossima primavera, in modo da assicurare all’organizzazione un nuovo mandato presidenziale di più ampio respiro.

«È UN INCARICO che accetto con pieno spirito di servizio e con la precisa volontà di continuare a operare lungo la linea già tracciata da questa presidenza - ha detto Campana -. Nell’assoluta certezza che il nostro sistema associativo saprà dare ancora una volta prova della compattezza e dello spirito di squadra necessari per affrontare uniti questa nuova e importante fase della vita dell’Ance». Non sarà un compito facile, e il leader ne è consapevole. Ma ha esperienza da vendere e la scelta è caduta su di lui. Se Pisa era stato eletto nel dicembre 1987 e rimase alla guida di Ance fino al ’94, il mandato di Campana sarà più breve, anche se al momento nemmeno lui sa immaginarne la durata. Il suo compito è organizzare le nuove elezioni e, nel lungo percorso fissato dallo Statuto dell’Ance, gli imprevisti sono sempre possibili. Campana spiega che in primo luogo i tre saggi (per il Nord, il Centro e il Sud Italia) dovranno verificare l’esistenza di candidature. E prevedere quanto tempo ci metteranno è pressochè impossibile. Poi dovrà organizzare e convocare l’assemblea generale per andare alle elezioni. Di certo passerà qualche mese. E per restare ancora alle certezze, è da escludere che resti lui sulla poltrona di presidente: Campana assicura che non ha nessuna intenzione di candidarsi.

ANZI, A CHIEDERGLI se dopo Pisa sia maturato il tempo per un altro bresciano alla guida di Ance, la sua risposta è chiara. «Non sarebbe proprio il caso - dice -. Io non sono disponibile e trovarne altri non sarebbe facile». Nei prossimi mesi sarà costretto a vivere a Roma e lascia intendere che la cosa non lo entusiasma più di tanto. D’altronde da quasi nove anni (tre mandati) è vicepresidente, e verso la Capitale deve scendere spesso. Senza dire delle responsabilità che si è assunto nell’associazione bresciana dei costruttori. Per tre anni è stato responsabile del Cpt Sicurezza, per il triennio successivo si è occupato della Cassa edile, poi sono arrivati i nove anni da leader. «Per farmi fare il terzo mandato hanno persino dovuto modificare lo Statuto», ricorda. Quasi a dire che la sua parte l’ha fatta ampiamente.

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