il report

Brescia, un'azienda su due fatica a trovare personale (in particolare specializzato)

di Manuel Venturi
L'ultima rilevazione mensile del Sistema Informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere in accordo con il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali

Un'azienda su due fatica a trovare personale e i problemi aumentano più cresce la specializzazione richiesta. Una situazione nota da tempo, ma che viene confermata anche per l'inizio del 2024: a certificarlo è l'ultima rilevazione mensile del Sistema Informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere in accordo con il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

Alcuni dati

Ma la situazione è molto frammentata e varia a seconda della tipologia di lavoratore richiesto. Secondo il bollettino di marzo, le entrate previste (in totale, 12.360 nel mese) ma di difficile reperimento sono il 49,3% del totale, di cui il 30,6% per mancanza di candidati e il 14,4% per preparazione inadeguata (il resto è per «altri motivi»).

Le figure ricercate

La situazione più difficile riguarda la categoria «Operai specializzati e conduttori di impianti e macchine», che soffre la mancanza di due terzi dei candidati (il 66,2%). Nel dettaglio, l'allarme suona soprattutto per «Fabbri, ferrai e costruttori di utensili»: se ne cercano 540, non se ne trova l'87,2%. Oltre l'80% anche «Fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica»; mancano poi 8 operai specializzati nel tessile su 10, il 78,3% di meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori macchine fisse/mobili e più del 71% di operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni e di addetti all'assemblaggio di prodotti industriali.

Tutte le altre categorie sono sopra il 50% di difficoltà di reperimento, ad esclusione di conduttori di macchine movimento terra e sollevamento materiali e di macchinari di fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche.

I macrosettori 

A livello di macrosettori, il reperimento è complicato anche per «Dirigenti, professioni con elevata specializzazione e tecnici», con una percentuale del 59,9%: mancano soprattutto tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni (il 79,4%), analisti e specialisti nella progettazione di applicazioni (il 79,2%) e ingegneri, il 78,1% del totale ricercato. La situazione migliora per impiegati, professioni commerciali e nei servizi (manca il 39,6% del personale richiesto) e le professioni non qualificate, di difficile reperimento in poco più di un caso su quattro (il 27,4%).

Nel Bresciano la situazione è critica

Le richieste delle aziende bresciane a marzo 2024 restano comunque più alte rispetto allo stesso mese dell'anno precedente (+690 unità): nel 25% dei casi le entrate previste saranno stabili, con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 75% saranno a termine. Le aziende che hanno intenzione di assumere sono il 17% del totale: le entrate previste si concentrano per il 61% nel settore dei servizi e per il 62% nelle imprese con meno di 50 dipendenti; il 30% riguarda Under 30, il 21% personale immigrato, il 10% è dedicato a laureati.

Per il periodo marzo-maggio 2024, il mercato del lavoro bresciano appare in ripresa rispetto all'anno scorso: le entrate previste nel trimestre sono 2.110 in più su base annua, con un recupero anche dell'industria (+380) e una conferma della crescita dei servizi, che prevedono 1.730 ingressi in più rispetto a marzo-maggio 2023. Nel dettaglio, le entrate previste nel trimestre sono 8.300 per Servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici, 4.260 per l'industria, 4.200 nel commercio, 3.740 nelle costruzioni e 2.910 per i servizi alle persone.

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