Lo studio

Imprese e insolvenza: a rischio un'azienda bresciana su quattro (sotto la media lombarda e nazionale)

di Redazione economia
Sono 7.795 nel Bresciano, pari al 26% del totale

Un'azienda bresciana su quattro sarebbe a rischio di insolvenza. Il dato emerge da Business Scan, piattaforma sviluppata da SevenData, MarTech company focalizzata sulle soluzioni data-driven di marketing e business information, che analizza, grazie all’utilizzo del rating proprietario basato sull’IA, il rischio insolvenza a 12 mesi delle imprese.

L’analisi

Le società con rischio insolvenza più elevato, che corrispondono alle Classi di Rating SevenData V, VI e Default, in Lombardia sono complessivamente 72.680 (il 28% del totale, un punto percentuale in meno rispetto alla media nazionale), su un totale di quasi 260 mila realtà analizzate dal punto di vista dei bilanci, ma anche di alcuni elementi strutturali delle imprese e del management e numerosi altri dati settoriali e territoriali.

In provincia di Brescia, su 30.428 realtà prese in esame, 7.795 risulterebbero a rischio di insolvenza, il 26% del totale: la provincia si pone sotto la media lombarda, regione nella quale il territorio più «a rischio» è quello di Milano (con il 30% delle aziende), mentre Lecco e Sondrio risultano le due province più virtuose, con il 22% delle società considerate a rischio.

La situazione lombarda

In Lombardia, rispetto a gennaio 2023 il territorio che ha sofferto di più è Cremona (+3,2% delle imprese che hanno aumentato il loro rischio di insolvenza), seguito da Milano che mostra un +2,9%; Brescia segna un + 2%, Sondrio migliora leggermente (-0,1%).

In Italia

A livello nazionale (dato medio al 29%), assumendo come parametro l’incidenza delle aziende a rischio sul totale, la Lombardia è al settimo posto (28%), dopo Veneto (25%), Friuli-Venezia Giulia (26%), Trentino -Alto Adige (26%), Piemonte (27%), Emilia Romagna (27%), Valle d’Aosta (27%). In coda Umbria (33%) e Calabria (34%).

Considerato il trend di crescita delle imprese a maggiore rischio, la Lombardia è la tredicesima regione italiana, con un dato (+2,5%) in linea con la media nazionale (+2,4%). La Toscana è quella in cui s è registrato l'aumento minore (+1,7%), mentre Piemonte (+2,9%), Liguria (+3%), Puglia (+3,1%) sono le tre regioni peggiorate di più negli ultimi dodici mesi.

Le prospettive

«Le prospettive di crescita per il 2024 sono in contrazione rispetto a quanto si prevedeva lo scorso ottobre, analogamente al trend dei consumi e alla tendenza degli investimenti: in tale contesto congiunturale, a dovere sopportare gli effetti delle restrizioni di accesso al credito sono le piccole unità produttive - commenta Fabrizio Vigo, fondatore e amministratore delegato di SevenData -. Elementi che portano ad avanzare ipotesi di previsioni improntate alla cautela, anche se le aziende lombarde continuano a dimostrare una significativa resilienza rispetto alle dinamiche congiunturali sfavorevoli». 

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