LA VICENDA

Gianetti, al via i «tagli» e i primi trasferimenti

La Gianetti Fad  a Carpenedolo
La Gianetti Fad a Carpenedolo
La Gianetti Fad  a Carpenedolo
La Gianetti Fad a Carpenedolo

Tra i 152 licenziamenti previsti dalla Gianetti Fad Wheels - dopo il mancato accordo con i sinacati - potrebbe esserci una decina di lavoratori del sito di Carpenedolo. Emerge da fonti sindacali, considerati i requisiti di legge che la società deve rispettare per notificare i licenziamenti (le prime lettere sono partite sabato), ossia carichi di famiglia, anzianità di servizio ed esigenze tecnico-produttive e organizzative.
Nel frattempo, dalla sede di Ceriano Laghetto (in provincia di Monza e Brianza), che chiuderà i battenti su decisione della proprietà, è previsto il trasferimento a Carpenedolo di 11 dipendenti: la relativa procedura è già stata avviata. Inoltre, mentre i sindacati denunciano che «il sito di Carpenedolo risulta sotto organico», sono stati riavviati anche alcuni contratti interinali, per tamponare le carenze dei mesi scorsi.
La vicenda della Gianetti Fad Wheels ha avuto il suo epilogo venerdì sera, dopo un incontro di 12 ore in Regione Lombardia in cui l'azienda - che fa riferimento al fondo finanziario Quantum - ha ribadito la volontà di chiudere lo stabilimento di Ceriano Laghetto e di tagliare 152 lavoratori sui 319 totali (Carpenedolo oggi conta 167 occupati). «Durante l'incontro abbiamo proposto che venisse adottata la Cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione come strumento alternativo alla cessata attività, ma non abbiamo avuto un riscontro positivo - ricorda la Fiom di Brescia. Inoltre, è emerso che le 13 settimane di Cassa integrazione speciale previste dal decreto del 23 luglio, sostenute anche dal Mise, per l'Inps non sono fruibili. È necessario prevedere delle norme ad hoc finalizzate alla tutela dell'occupazione e alla reindustrializzazione, accompagnandole con ammortizzatori sociali in grado di sostenere la continuità industriale e non a decretarne la fine».
Oggi, a Carpenedolo, si terranno le assemblee dei lavoratori, ma i sindacati guardano anche al 5 ottobre: il Tribunale di Monza si esprimerà sul ricorso sindacale sulla legittimità della procedura avviata dalla proprietà.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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