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HUG consolida. L'utile rimane in doppia cifra

BILANCI 2012. Un esercizio di tenuta per il gruppo di Roncadelle. Ricavi a 309,601 milioni
Il risultato netto rallenta a 10,936 milioni di euro. Investiti 16,2 mln per immobili strumentali, macchinari, innovazione e attrezzature
Damiano Gnutti
Damiano Gnutti
Damiano Gnutti
Damiano Gnutti

Un esercizio di tenuta, nel complesso positivo, nonostante il «peso» della crisi economica su tutte le principali economie mondiali. È LA SINTESI del 2012 per il gruppo che fa riferimento alla Holding Umberto Gnutti (HUG spa) di Roncadelle. Soci di riferimento sono i fratelli Damiano (è alla guida di Almag spa, la principale controllata) e Giorgio Gnutti, rispettivamente presidente-consigliere delegato e vice presidente della società. Giorgio Gnutti è anche al vertice della sub-holding Brawo spa di Pian Camuno, affiancato dal figlio Gabriele nel ruolo di amministratore delegato. Almag è leader internazionale nel settore delle barra d'ottone per stampaggio e lavorazione meccanica; Brawo è al top nella realizzazione di particolari partendo dalla barra. Il bilancio - approvato dall'assemblea dei soci - evidenzia ricavi consolidati in calo del 6,6% a 309,601 milioni di euro: un rallentamento - spiega una nota - dovuto sia all'andamento dei volumi, che dei prezzi delle materie prime condizionati ancora una volta da una certa volatilità. Significativi, pure l'anno scorso, gli ammortamenti e accantonamenti (oltre 21 milioni di euro). Il risultato operativo è positivo per 19,308 milioni di euro (era di 30,643 mln di euro), conseguenza anche del trend evidenziato dai costi di gestione e dalla continua pressione sul fronte della marginalità. Il risultato netto di gruppo, pur in significativo ridimensionamento, si mantiene in doppia cifra attestandosi a 10,936 mln di euro. Gli investimenti effettuati sono ancora importanti, pari a 16,262 mln di euro, concentrati su immobili strumentali, macchinari, innovazione tecnologica e attrezzature. La posizione finanziaria netta, a debito, considerati fatturato, poste patrimoniali e prezzi delle materie base, si riduce dell'1,3% a 56,738 milioni di euro; il patrimonio netto (compresa la quota di terzi) sale da 155,7 mln a 161,685 milioni di euro. L'ESERCIZIO si caratterizza per il consolidamento delle posizioni raggiunte sui diversi mercati. La Unifor Aluminium LLC, con l'inserimento di nuovi impianti, incrementa l'attività negli stampati e lavorati di particolari in alluminio aumentando le forniture in Nord America. In costante aggiornamento l'«impegno» messo in campo, sia negli insediamenti di Unifor Brass Forgings Inc (impegnata direttamente negli Usa) che della Lofthouse Ltd protagonista in Canada. Almag, da parte sua, continua, in un rapporto di reciproca sinergia, lo sviluppo della collegata italiana Berna Ernesto spa (leader nel settore della barra forata) e, all'estero, della Vetramet - Venezolana Trasformaciòn de Metales C.A., produttrice di barra d'ottone per il mercato locale e per l'esportazione in altri Stati del continente. Prosegue, inoltre, il processo di miglioramento e rafforzamento commerciale, oltre che di integrazione e ampliamento della gamma. IN PROSPETTIVA il gruppo di Roncadelle - che esprime un cauto ottimismo, in particolare guardando oltre Oceano - è pronto a cogliere le opportunità e ad «affrontare le sfide che si presenteranno», forte «degli investimenti realizzati nelle diverse società, delle strategie individuate» e della solidità. Punta a rispondere «alle richieste con innovazione, competenza, competitività e qualità», oltre che ad attuare scelte strategiche utili a garantire «il consolidamento e l'ulteriore crescita».R.E. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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