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HUG, le vendite sono ok l'utile supera i 19 milioni

BILANCI 2011. Un esercizio positivo per il gruppo di Roncadelle che ha «rinominato» la Almag
Investiti oltre 11 mln per immobili e innovazione tecnologica Prospettive per il nuovo esercizio all'insegna del «cauto ottimismo»
Damiano Gnutti
Damiano Gnutti
Damiano Gnutti
Damiano Gnutti

Un esercizio positivo, con un risultato netto di corsa, nonostante i «morsi» della crisi sui mercati mondiali. È LA SINTESI del 2011 per il gruppo che ora fa riferimento alla Holding Umberto Gnutti (HUG spa) di Roncadelle: si tratta della «vecchia» Almag spa rinominata in seguito all'operazione di riorganizzazione amministrativa (effetto dal 31 ottobre scorso), con conseguente conferimento del ramo industriale-produttivo a una nuova società, chiamata sempre Almag spa, coordinata (oltre che supportata dal punto di vista della programmazione e dei finanziamenti) dalla nuova realtà che svolge anche le attività commerciale, amministrativa e di coordinamento di tutte le partecipate. Soci di riferimento sono i fratelli Damiano (è alla guida di Almag) e Giorgio Gnutti, rispettivamente presidente-consigliere delegato e vice presidente della HUG spa. Giorgio Gnutti è anche al vertice della sub-holding Brawo spa, affiancato dal figlio Gabriele nel ruolo di amministratore delegato. Enzo Tranquillini è il direttore generale. Almag è leader internazionale nel settore delle barra d'ottone per stampaggio e lavorazione meccanica; Brawo è al top nella realizzazione di particolari ottenuti partendo dalla barra. IL 2011 - si veda anche il grafico - evidenzia ricavi consolidati a 331,445 milioni di euro (+1,4%), un valore della produzione a 359,027 mln con un incremento del 9,1% dovuto «principalmente - spiega una nota - all'andamento dei prezzi delle materie prime». Bene anche margine operativo e risultato operativo, mentre i profitti salgono del 28,1% e superano i 19 milioni di euro. Gli investimenti effettuati ammontano a 11,362 milioni, per immobili strumentali, macchinari e realizzazioni specifiche d'innovazione tecnologica, oltre che per attrezzature. La posizione finanziaria netta, a debito, scende da 90,201 milioni a 57,457 mln di euro. Il patrimonio netto sale oltre quota 152 milioni, considerato l'accantonamento dell'avanzo dell'utile di esercizio. Alle performance del gruppo contribuisce l'impegno, confermato, sul fronte dell'internazionalizzazione e per il consolidamento nelle diverse aree. La Uniform Aluminum LLC (stampati e lavorati di particolari in alluminio) è protagonista sul mercato Nord Americano. In continuo aggiornamento, inoltre, sono gli sforzi rivolti agli insediamenti produttivi di Unifor Brass Forgings Inc (attiva direttamente negli Usa) e di Lofthouse che opera in Canada. In un rapporto di sinergia, inoltre, Almag continua lo sviluppo della collegata italiana Berna Ernesto (barra forata) e della Vetramet-Venezolana Trasformacion de Metales che realizza barra d'ottone per il Venezuela e altri Paesi americani. Nuove iniziative societarie e industriali sono oggetto di valutazione. NEL NUOVO esercizio il gruppo, nonostante le difficoltà congiunturali, sta registrando segnali positivi determinati anche dagli iniziative orientate alla crescita e all'apertura di altri canali di sbocco. Riguardo l'evoluzione della gestione, a fronte delle difficoltà che ancora caratterizzano il mercato interno, oltre oceano emergono segnali di relativo recupero: portano a esprimere «un cauto ottimismo per le nostre attività che a questi mercati di rivolgono», spiega la nota. Indicazioni sostanzialmente incoraggianti, sostenute dalla consapevolezza che il gruppo «si è ulteriormente rafforzato, è pronto ad affrontare le sfide» e cogliere «le opportunità che si presenteranno», sfruttando gli investimenti realizzati nelle diverse società.R.E. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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