AZIENDE

Valsabbia, «Silmar Group»: traguardo oltre il miliardo

Da sinistra Andrea, Ilario, Orlando, Margherita, Marilena, Valeria, Roberta e Federica Niboli della famiglia al vertice del gruppo valsabbino
Da sinistra Andrea, Ilario, Orlando, Margherita, Marilena, Valeria, Roberta e Federica Niboli della famiglia al vertice del gruppo valsabbino
Da sinistra Andrea, Ilario, Orlando, Margherita, Marilena, Valeria, Roberta e Federica Niboli della famiglia al vertice del gruppo valsabbino
Da sinistra Andrea, Ilario, Orlando, Margherita, Marilena, Valeria, Roberta e Federica Niboli della famiglia al vertice del gruppo valsabbino

Un fatturato che cede rispetto al 2019 a causa della crisi Covid, ma una marginalità in crescita, una tenuta degli investimenti e una previsione di vendite nel 2021 superiore al miliardo di euro. Il 2020 è stato un anno nel complesso positivo per il gruppo, con quartier generale in Valsabbia, che fa riferimento alla Silmar Group spa, presente in oltre 100 mercati, conta oltre 30 siti produttivi e 3.334 collaboratori, di cui 1.879 in Italia. Fondato da Silvestro Niboli (scomparso il 22 dicembre 2017), oggi vede impegnati nelle diverse aziende i sette figli Andrea, Orlando, Marilena, Ilario, Valeria, Federica e Roberta (mentre la forma del marchio è ispirata al nome della moglie del fondatore, Margherita). Il business è articolato in quattro divisioni: riscaldamento, con Fondital produttore di radiatori in alluminio, caldaie e sistemi ibridi per l'efficienza energetica; idrotermosanitario, con Valsir e consociate leader nei sistemi di conduzione e scarico idrico, cassette di risciacquo e canne fumarie; alluminio, con Raffmetal, al top nella produzione di leghe da fonderia; stampaggio e lavorazione galvanoplastica con Marvon e la realizzazione di accessori e prodotti per l'arredamento e la sicurezza. Il 2020 ha pagato dazio al Covid, con ricavi aggregati in frenata a 877 milioni di euro (-7,8%) e investimenti scesi da 75,9 mln a 57,8 mln di euro (-23,8%; ma il valore dell’ultimo triennio ammonta a oltre 213 milioni). Stabili gli ammortamenti (a 43,4 mln), migliorano l'ebitda e l'utile netto: il primo sale a 121,1 mln (+16,5% sui 103 mln del 2019), mentre i profitti passano da 42,6 a 53,5 mln di euro (+25,5%). Sale anche il cash flow, in tripla cifra a 103,1 mln (+12,7%). «Silmar Group è cresciuto grazie a determinazione, passione e investimenti per il miglioramento in un’ottica di sostenibilità, diventando benchmark per i relativi settori di appartenenza - spiega una nota -. Il Covid ha accelerato alcuni processi di trasformazione e rafforzato la responsabilità di impegnarsi per l'ambiente: la direzione generale ha delineato quattro driver strategici volti al raggiungimento degli obiettivi definiti dal Green Deal europeo e in linea con il Pnrr». Si tratta di Esg, digitalizzazione, formazione e neutralità climatica. Considerate le singole realtà, Fondital spa (con sede a Vobarno, 730 dipendenti) ha fatturato 150,6 milioni di euro e realizzato investimenti per 20 mln. L’anno scorso ha lanciato sul mercato la nuova gamma di pompe di calore monoblocco e si appresta, nel biennio, ad ampliare ulteriormente il catalogo con pompe di calore «splittate», che verranno poi integrate con sistemi ibridi, ossia pompa di calore + caldaia, con benefici fiscali previsti dagli incentivi statali. Nel settore automotive, l'azienda continua a mantenere la propria posizione unica nel mercato italiano nella produzione di getti strutturali nella fascia di alta gamma dell’auto, in un business oggi occupato soprattutto da grandi multinazionali europee ed extraeuropee con siti localizzati al di fuori dei confini nazionali, ottenendo commesse dai più importanti produttori di auto tedeschi. Per quanto riguarda Fondital Lipetsk, in Russia, è in fase di realizzazione la nuova fonderia che consentirà di produrre in loco radiatori e getti di pressofusione automotive per i player europei che assemblano in Russia. Nel primo semestre 2021, Fondital ha registrato un aumento del 50% del volume d’affari sullo stesso periodo del 2019. Per Raffmetal spa di Casto (404 addetti), il fatturato si è attestato a 336,8 mln di euro, con investimenti per 11 mln. L'azienda ha operato nel solco della sostenibilità e «le scelte strategiche attuate nel 2020 hanno permesso di rispondere all’improvviso incremento di ordini registrato nell’ultimo quadrimestre dell’anno». Prosegue l'efficientamento degli impianti, si sta valutando l'impronta ecologica delle proprie leghe di alluminio da riciclo e, da questo esercizio, Raffmetal offre leghe di alluminio primario prodotte da rottame anziché da minerale grazie alla nuova divisione Special Alloys. Nel primo semestre di quest’anno, il business è salito del 5% guardando ai primi sei mesi del 2019. Valsir spa (Vestone, 571 collaboratori) ha fatturato 155,8 mln di euro, con investimenti per 15 milioni. È terminata la riprogettazione dello stabilimento rilevato a Roè Volciano (adibito a magazzino), mentre la divisione Recycling ha lanciato il proprio «green pallet», al 100% di plastica riciclata. Buone le performance anche per Oli srl di Vestone (cassette di risciacquo e canne fumarie), Marvon srl di Vestone e con la partecipazione nella Alba srl di Rodengo Saiano (sifoni). Le previsioni per il 2021 sono ok. «Silmar Group prevede che si potrà assistere a una crescente domanda da parte del settore edilizio e della meccanica generale, per cui sarà possibile raggiungere un fatturato aggregato di 1,1 miliardi di euro».•. R.Ec. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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