L’EDITORIALE

Semestre bianco incognite politiche

di Antonio Troise

Si avvicina un compleanno particolare per il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. E non solo perché dopodomani spegnerà 80 candeline. Ma anche perché, il genetliaco cade proprio alla vigilia del semestre bianco, l’ultimo atto del suo settennato. Certo sono tanti i rumors che lasciano aperta la strada di un prolungamento della sua permanenza al Quirinale, dando così tempo e modo a Draghi di completare la legislatura e sistemare tutti i tasselli del Recovery Fund. Qualche settimana fa, per lanciare un segnale importante ai partiti, Mattarella nel corso di una manifestazione pubblica ha spiegato «di essere stanco». Del resto, da giurista, Mattarella ha sempre difeso il principio del mandato unico. Fatto sta che le grandi manovre per la sua successione, dietro le quinte, sono già cominciate da tempo. E si incrociano, questa volta, con le grandi emergenze che il Paese deve affrontare. Prima di tutto il Covid, che sta rialzando la testa. Ma c’è anche il nodo della riforma della giustizia. E poi, il voto sul Ddl Zan contro l’omofobia, altro passaggio cruciale della maggioranza di «unità nazionale» che sostiene Draghi. Mattarella, nei suoi sette anni, ha dimostrato di saper gestire situazioni politicamente difficili ed ha traghettato il Paese nel momento di maggior crisi dal dopoguerra. Ora gli tocca l’ultimo miglio, non meno difficile dei precedenti. Dovrà contribuire a tenere insieme tutti i tasselli di una maggioranza in nome e per conto di un interesse più alto di quello delle singole parti, l’interesse del Paese. Buon compleanno, Presidente.

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