Alla festa del vino una grande verità

La Leonessa
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È per tutti un dato di fatto, che nemmeno gli astemi osano ormai contestare: in vino veritas, nel vino c’è la verità. E la più grande verità in questo momento storico è che ne abbiamo tutti le scatole piene di rinunce e di piccoli sacrifici quotidiani, che sembrano piccoli, ma sono grandi. Come non poter fare festa in allegra brigata, una bottiglia di vino stappata con gli amici, una serata fuori casa con la famiglia, con la persona amata o con la vecchia combriccola di compagni di merende. Voglia per esempio di Festa del vino di San Martino della Battaglia: è confermata, si farà ed è l’unica sagra dell’estate sul Garda ad essere sopravvissuta a una raffica di cancellazioni causa Covid. Niente fiera di Polpenazze, niente sagra di Puegnago, niente Italia in rosa a Moniga, ma a San Martino si potrà brindare. Prudenza, va bene, il Covid non è sconfitto, l’Rt sta risalendo, in troppi hanno abbassato la guardia, si raccomanda il vaccino e, a chi per timore o per sfiducia non si vuole vaccinare, si raccomanda tanta ma tanta prudenza. Ma la verità è quella lì: che abbiamo bisogno di almeno un’ora di normalità, di allegria, di scanzonata onnipotenza. Ed è una verità che, come nell’antico adagio latinorum, in vino veritas, è contenuta in tante bottiglie pronte da stappare.

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