Filiali e bancomat la grande estinzione

La Leonessa
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Una volta eravamo un Paese a due velocità. Poi la digitalizzazione, con la complicità di un virus e del calo della popolazione, ne ha inserita una terza, costringendo nelle retrovie tutte quelle persone che, per ragioni anagrafiche, faticano a spostarsi per accedere a servizi che oggi sono essenziali. Come uno sportello bancario e un bancomat, o come si dice nei tempi moderni un Atm. C’è anche una ulteriore causa del fenomeno: la concentrazione economica. Sì, perché mentre fanno investimenti colossali per diventare sempre più grandi acquisendo altri gruppi del credito, le banche bulimiche diventano sempre più rarefatte sul territorio. Certo: bisogna pur rientrare in qualche modo delle spese. Ecco così che per effetto di questa moderna politica capitalistica nell’arco di pochi giorni e settimane alcuni paesi della bassa e media Valcamonica hanno perso ben sei filiali bancarie, proprio quelle dei gruppi delle grandi incorporazioni, e al risparmio sulle spese di riscaldamento e di affitto i promotori dei tagli hanno aggiunto anche quelle per i bancomat, spenti pure loro. E gli anziani? E chi non ha l’auto per raggiungere la banca più vicina? Magari ora penseranno meglio a chi affidare la custodia dei loro risparmi.

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