Gli attacchi hacker e la falsa privacy

La Leonessa
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Gli esperti ci mettono in guardia: prima o poi siamo tutti destinati a subire un attacco hacker. Miliardi di dati circolano ogni giorno, e i pirati del web sono pronti a pescarli: hanno a disposizione prede davvero invitanti, alcune delle quali alle fine abboccano. Gli esperti ci dicono anche però che ci sono diversi modi di proteggerci: cambiare le password, logout, sane «web-abitudini». Tutto però casca per terra nel momento siamo noi i primi a aprire le nostre porte a cuor leggero, o quanto meno inconsapevolmente: tutte le volte che prendiamo la fidaty-card del supermercato, i punti benzina, o ci lasciamo sedurre da un’offerta telefonica. Siamo noi in quei casi a fornire i nostri dati, spessissimo magari senza nemmeno leggere tutte quelle paroline scritte in piccolo dove, magari, c’è scritto che la tal compagnia può cedere alla tal altra impresa le nostre credenziali. Non dobbiamo poi stupirci se arriva una telefonata da Oxford di qualcuno che ha il nostro numero di cellulare, conosce il nostro nome e il nostro indirizzo senza che glieli abbiamo forniti, e ci vuole vendere un non ben precisato prodotto finanziario. Attenzione sempre alta: possiamo diventare prede proprio nel momento in cui meno ce lo aspettiamo.

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