La Leonessa

I caduti del Mortirolo e i fascisti su Marte

Con tanto di fascio littorio incastonato nella pietra di un austero cippo, avrebbero i nostalgici voluto fare del Mortirolo un indulgente sacrario per i caduti della repubblichina divisione Tagliamento, e poi chissà: un bivacco di manipoli per risuscitate camicie nere, un tripudio di labari e gagliardetti, una ginnica colonia montana per i Figli della Lupa, «lasciando ai melanconici zelatori del costituzionalismo il dissertare lamentosamente su ciò», come avrebbe forse commentato LVI. Ma sul Mortirolo i militi repubblichini ne fecero tante e troppe di efferatezze, al punto che alle proteste degli antifascisti, è seguito quello che i nostalgici del braccio teso chiamerebbero «gesto proditorio»: il fascio è stato divelto, la M cancellata e tanti saluti. Perché se i «morti sono tutti uguali», come sostiene qualcuno, la memoria storica sa ancora distinguere.

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