Il cimitero profanato e la giusta punizione

È la domanda di rito a chi è perseguitato dalla scalogna, a chi proprio ha la sfiga addosso e se la porta dietro come uno zaino: «Ma hai pisciato in chiesa da piccolo?». Lo zampillo innocente di un neonato nel fonte battesimale e tac: il discùlo non lo molla più. Ma se porta così male pisciare in chiesa, quale destino per chi ha cacato al cimitero? Svuotato i budelli sul riposo dei defunti? Spalmando il profiteroles su loculi e cappelle? Qualcuno lo ha fatto al camposanto di Montichiari, l’altra sera, forse per gioco, per una sfida di elevato tasso cagonistico. Anatema! Castigo! In questa vita e oltre! Perché il bello verrà dopo: quale contrappasso li attende, defunti loro un giorno, nell’aldilà? Affogati nello squaràus? Sì, nello squaràus. Per l’eternità!

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