Il pieno «proibito» e un piccolo segnale

È come se respirare diventasse un lusso: ossigeno in abbondanza scandalosa, e con suprema indifferenza, per chi già nel lusso è abituato a vivere, anche per un milione a boccata d’aria e il resto mancia. Ma asfissìa per tutti gli altri. Perché non si campa senz’aria. E non si campa nemmeno, al tempo presente, se mettere un goccio di broda nella macchina, sia diesel o benzina, diventa una spesa insostenibile. Vero che c’è chi mangia alla Caritas, chi non ha un tetto sopra la testa, e ci si sente quasi in colpa, pensando a quei nostri fratelli, se protestiamo e strepitiamo per qualche centesimo in più alla pompa. Ma col carburante andiamo a lavorare, trasportiamo le merci che produciamo o di cui abbiano bisogno, col carburante oggi viviamo. Con questi prezzi alle stelle a chi affidarsi? Da ieri sera c’è un decreto del governo per la «trasparenza dei prezzi alla pompa», ma più che la trasparenza ci vorrebbe che i prezzi scendessero. E allora che fare? Pensiamoci noi. Cominciamo a fare noi selezione. Evitare le pompe con i prezzi più alti, quello possiamo farlo noi: basta leggere i cartelli. Se in autostrada, evitiamo il «servito» che ci costa un rene. Mandiamo noi un segnale, dal basso.

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