L'ex ghiacciaio e noi come Totti con Ilary

Siamo tutti molto arrabbiati con quel maleducato del ghiacciaio del Presena. Offesi e risentiti. Ma che, si fa così? Sparire senza avvisare? Sparire senza un ciao o un arrivederci? Lasciarsi di botto, dopo tanti anni, come Totti e Ilary? Avevamo la compagnia di questo bel ghiacciaio, maestoso, imponente, ed ecco che in un baleno addio, quello se ne va come insalutato ospite: niente più ghiacciaio, e al suo posto solo una piccola beffarda lingua bianca, una linguaccia, estremo sberleffo a noi umani prima di sparire. Avvisaglie ce n’erano state, certo. Diceva il ghiacciaio del Presena che il rapporto era in crisi per colpa nostra, dei nostri gas di scarico, del nostro inquinamento. Diceva che da anni gli squagliavamo i cosiddetti con i nostri mutamenti climatici, finché lui si è squagliato del tutto. Eppure noi volevamo ricucire: eravamo disposti e mettere il cappotto termico e le termovalvole, a montare il fotovoltaico e a comprare una Tesla, per ridurre quei gas che tanto fastidio gli davano. Bastava un po’ di pazienza. Ma lui se ne è andato prima, e ora accusa. Come osa accusarci, quando lo ha fatto lui, scomparendo così, il più scioccante dei mutamenti? Mutatis mutandis, sembra Totti con la sua ex: non può negare di aver tradito, ma dice che noi avevamo tradito per primi. Ingrato di un ex ghiacciaio!

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