La nuova valtrompia cerca altre strade

La Leonessa
La Leonessa
La Leonessa
La Leonessa

Forse non ci voleva molto a rendersi conto di avere attorno un tesoro che è stato per troppo tempo ignorato e talvolta anche compromesso da scelte che hanno messo in secondo piano l’ambiente. Certamente la capacità di fare e l’industria hanno portato ricchezza e benessere a tante famiglie in Valtrompia. Ma da tempo quel modello di sviluppo sta soffrendo per tante ragioni. La vicenda della Timken è solo l’ultimo caso. In gioco c’è il futuro di oltre cento lavoratori che oggi sono stati brutalmente collocati sul binario morto. Che spazio avrà l’industria nel futuro della valle? È difficile rispondere. Intanto c’è chi sta provando ad aprirsi nuove strade anche grazie a incentivi importanti e pare con un discreto successo. E ci ha provato anche una imprenditrice dell’accoglienza che, prostrata come tanti altri colleghi da lockdown e chiusure forzate, ha trovato il coraggio e la voglia di riaccendere una luce in quell’alta valle che per anni, molti anni fa, è stata meta di un turismo nobile, chic. Oggi a Collio si può fare colazione, pranzo e cena, e si può fare pure la spesa con prodotti a chilometri zero, facendo una pausa salendo o scendendo dal Maniva che non è più chic ma popolare e accogliente, e lo si può fare nella cornice di uno storico albergo che così è tornato almeno in parte a vivere.

Suggerimenti