Nella scuola
di Vobarno il
futuro è «a distanza»

La Leonessa
La Leonessa
La Leonessa
La Leonessa

Che tristezza tra i banchi di scuola, a rotelle o senza: manca il garrulo vociare che riempiva di baccano gli androni al suono della campanella, il ciglio aggrottato del professore severo, la matita imprestata, il cerimoniale rigore del compito in classe, la circolazione di sapere e di umanità che la didattica a distanza, ormai è chiaro, non può dare. Ma ci torneremo in quelle aule, è la speranza. E invece no: a Vobarno, Dad o non Dad, causa grandiosi e necessari lavori di ristrutturazione, la scuola media deve traslocare fino al 2022 e non tornerà prima di quella data nella sua vecchia ma rinnovatissima sede. I professori fanno presente che gli spazi «provvisori» da utilizzare fino al 2022 sono insufficienti, stretti, carenti di laboratori e di possibilità. Forza maggiore: la vecchia scuola va ristrutturata. Eppure viene un’acuta fitta a sinistra, vicino al cuore: nostalgia del passato, malinconia del futuro.

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