Piste da sci
cotte a fuoco
lento dall’incertezza

Bianca come la neve, nere come la piste fruibili solo ai big dello sci. Rossi di rabbia come i gestori degli impianti di risalita, verdi di bile come gli appassionati degli sport invernali. In quanto a sfumatore cromatiche il Governo che ha trasformato il lockdown in un Arlecchino impazzito, potrebbe sbizzarrirsi ad affrescare il quadro del turismo di montagna. Un quadro dalle tinte nero di seppia, anche se il mare è distante dalle piste da sci. Ma forse meno lontano della politica, che snobba una delle categorie che più si è prodigata in investimenti per garantire sicurezza sanitaria e distanziamento sociale. E che non ha mai alzato la voce, nè protestato platealmente. E forse anche per questo resta per ora esclusa dalle forme di ristoro accordate invece nel resto dell’Ue. Come se non bastasse vengono cotti a fuoco lento sulla brace dell’incertezza. Dopo il danno, la beffa. Nel segno dell’intramontabile stile italico.