Storie di odio e amore per i supermercati

A Marone ne piangono la dipartita; scollinati in Val Trompia, a Villa Carcina, mancano solo le barricate contro l’apertura. Difficile la vita del supermercato di questi tempi. In riva al Sebino le serrande abbassate sono state accolte con preoccupazione mista a disappunto perchè era un negozio comodo, facilmente raggiungibile, soprattutto dagli anziani i più in difficoltà a spostarsi in luoghi troppo distanti, adesso poi con i divieti imposti dalla pandemia. Non si sono comunque scoraggiati a Marone, nella speranza che il supermercato riparta magari sotto altre insegne, una tabaccheria ha allestito uno spazio in cui venderà temporaneamente generi di prima necessità, per l’igiene personale e per le pulizie. Il Comune a sua volta ha chiesto uno sforzo in più agli ambulanti del mercato che vendono prodotti alimentari, invitandoli a garantire un secondo giorno di presenza. Soluzioni di emergenza, che per il momento permetteranno di limitare i disagi dei consumatori, ma certo un rimedio bisognerà pur trovarlo. Non si sa ancora con certezza dell’esistenza di qualcuno interessato a riaprire il punto vendita. Chissà che la notizia non giunga alle orecchie di chi invece è osteggiato a Villa Carcina, a Marone gli farebbero ponti d’oro.