Tavoli, commissari e buchi nell'acqua

L’ «emergenzopoli» italiana viene affrontata a colpi di commissari con licenza di ignorare le leggi, e Cabine di regia che recitano un copione di retoriche banalità. Semplificare le norme, anzi aggirarle è un concetto sventolato fin dai tempi del terremoto in Irpinia, e sappiamo come è finita. Criminalità organizzata a banchettare e sfollati «perpetui». Brescia poi è la capitale dei commissari: ricostruzione post alluvione in Valcamonica, depuratore del Garda, Autostrada della Valtrompia e ora anche la crisi idrica. Si evoca la figura di un uomo o una donna «forte» perché chi si ferma è perduto. Accettiamo il rischio che smantellare la burocrazia diventi una scorciatoia per i soliti «furbetti». Ma per favore risolvete i problemi.

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