Ballarin, ritorno al futuro In arrivo «High Harbour»

Pierluigi Ballarin: dai The Record’s a un nuovo progetto solista
Pierluigi Ballarin: dai The Record’s a un nuovo progetto solista
Pierluigi Ballarin: dai The Record’s a un nuovo progetto solista
Pierluigi Ballarin: dai The Record’s a un nuovo progetto solista

È stato fondatore e chitarrista dei The Record’s, poi abbreviati in The R’s, una delle indie band bresciane più amate degli anni zero, ma negli ultimi anni si è dedicato soprattutto al lavoro di produttore e ingegnere del suono: prima a Brescia con il Tup Studio, poi a Bologna, dove si è trasferito dal 2016. Ora Pier Ballarin sembra aver trovato la scintilla giusta per tornare alla musica in proprio: martedì esce «High Harbour», Ep di quattro pezzi a nome Broomdogs, pseudonimo preso in prestito dal cane-scopa di «Alice nel paese delle meraviglie». «Una figura che mi accompagna da sempre, per me ormai quasi un portafortuna – racconta -. Ero fermo da tempo quando, tre anni fa, sono nati di getto alcuni pezzi che ho registrato in presa diretta con Davide Chiari, bassista dei Tin Woodman, e con il batterista Giovanni Caniato, ex-Le Case del Futuro. Ma non riuscivo a trovare la quadra e tutto è finito nuovamente nel cassetto. Stavo rischiando di dimenticarmi di quei demo quando l’anno scorso, durante il primo lockdown, li ho fatti casualmente sentire a Matteo Marchese, batterista di Ghemon. È stato lui a consigliarmi di rimetterci mano in chiave più ibrida e moderna coinvolgendo anche il producer FiloQ. Il risultato mi ha convinto e da qui è nato un contratto con la Sounzone». Le sonorità di «High Harbour» virano verso un moderno, avvincente pop psichedelico in chiave electro che in fondo non sembra lontanissimo dal sound dei The R’S. «I miei riferimenti, gli ascolti, il mondo che mi piace è sempre lo stesso. Ma in una nuova chiave, con elementi elettronici che non avevo mai frequentato in passato».•. C.A. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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