Bobby Solo: «Amo da impazzire Elvis e anche Bella ciao»

Bobby Solo, 60 anni di carriera
Bobby Solo, 60 anni di carriera
Bobby Solo, 60 anni di carriera
Bobby Solo, 60 anni di carriera

Da una lacrima sul viso, ho capito molte cose: tutti l'abbiamo cantata o intonata almeno una volta nella vita. E chi dice il contrario, mente. Bobby Solo stasera sarà lo special guest del Sestino Beach di Desenzano, a casa di Puccio Gallo, Yudi Bueno e Jerry Calà: «Siamo amici da 40 anni - racconta Bobby Solo, classe 1945 e al secolo Roberto Satti - e lo aspetto sul palco con me». Accompagnato dalla sua band di fedelissimi, una scaletta da scoprire: «Non mancheranno i miei pezzi in italiano, e poi un tributo a Elvis, al country, qualcosa di latino-americano. Sono il manager di me stesso, decido io: sarà uno spettacolo a largo spettro, come gli antibiotici». Per raccontare della sua carriera servirebbe un libro: basta sapere che è sul palco dal 1963, il prossimo anno saranno 60 anni, e che la mitica «Una lacrima sul viso» è del 1964, con 2 milioni di copie vendute (12 milioni di dischi in totale). «L'ho scritta in cucina, a Milano, mentre mia madre cucinava le patate bollite», dice ancora Bobby Solo. È arrivato ieri a Verona dopo un viaggio di 300 chilometri: «Ero a Montevarchi da un amico, tornavo da un concerto ad Agliana, Pistoia, davanti a 2.500 persone». Ieri al cinema per godersi «Elvis», il primo vero biopic dedicato al re del rock. «Sono suo discepolo dal 1958 - ammette Bobby Solo - e ancora oggi sto studiando la sua musica, i suoi modi, il suo stile. Ha cambiato la musica per sempre, ma non è nato imparato: si è ispirato al gospel, al blues, al country, a Dean Martin e al ciuffo di Tony Curtis. Non l'ho mai conosciuto di persona, ma ho avuto la fortuna di diventare amico di Tom Jones: anche lui ispirò Elvis con la sua voce». Dagli anni Sessanta ad oggi Bobby Solo non ha mai smesso di cantare: «A luglio abbiamo 12 date, la prima stasera a Desenzano, e poi altre 6 già fissate in agosto». Tornato in auge anche in tv, ospite fisso di «Domenica In»: «Ringrazio l'amica Mara Venier, che è come una sorella. Ci fa cantare in diretta, dal vivo, chitarra e voce e one, two, three: una goduria tremenda. Lavorare con lei è come fare dieci Sanremo». Lui che Sanremo l'ha pure vinto, non con la «Lacrima» che però fu un successo strepitoso: «La cantai in playback, vero. Ma il giorno dopo la Ricordi ricevette 300mila ordini». Poi il disco d'oro, un milione di copie vendute: «Oggi ne servono molte meno. Ma la colpa è delle case discografiche che hanno deciso di puntare tutto sul digitale». In saccoccia ben 38 album in studio, l'ultimo nel 2020: «Good in Blues». «È un disco che ho voluto dedicare a Tony Joe White, bluesman della Louisiana che ha scritto pezzi per Elvis e per Tina Turner». Nel 2022 c'è anche un inedito in inglese, «All in better times», e da pochi giorni in radio pure la sua versione di «Bella ciao»: «Una canzone bellissima, perché parla di persone che hanno dato la vita per la libertà». Stasera il suo ciuffo ribelle si scatena vista lago dalle 21: informazioni e prenotazioni al 329 2472452. •. A.Gatt.

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