IL PROGRAMMA

Brescia 2023, una città per danzare: VIDEO sul programma del Grande

di Sara Centenari
2023, Brescia capitale della cultura e dunque della danza: nella foto Clédat et Petitpierre_ Les baigneurs (23 settembre) © Y. Clédat
2023, Brescia capitale della cultura e dunque della danza: nella foto Clédat et Petitpierre_ Les baigneurs (23 settembre) © Y. Clédat

Individuo e comunità saranno i due poli, tra legami e contrapposizioni, dell’esplorazione di uno dei nomi che attirano subito l’attenzione degli appassionati di coreografie nel fluido e fluente cartellone dedicato alla danza e ad altri stilemi affini di ricerca sul linguaggio del corpo. Sarà Stefania Tansini a inaugurare la serie il 9 febbraio 2023 in Sala Palcoscenico Borsoni al Teatro Grande, con «My Body Trio» che completa il progetto a moduli iniziato con il precedente spettacolo. Pochi giorni dopo planerà sulle assi del palcoscenico di corso Zanardelli, in prima assoluta, la nuova produzione del premiato coreografo Nicola Galli e del polistrumentista e compositore Saturnino, celebre bassista pop: il titolo del lavoro è «Zelig».

Da Israel Galván a Trajal Harell, da Sasha Waltz a Virgilio Sieni

Nel 2023, anno di Brescia e Bergamo capitali della Cultura, in Sala Grande il 3 marzo tornano le atmosfere di Israel Galván con «La Consagración de la Primavera» in cui scorrono ispirazioni dal flamenco e da Stravinsky. Il performer americano Trajal Harrell porterà «The Köln Concert», pezzo di danza sulla registrazione delle splendide onde di pura emozione pianistica del brano di Keith Jarrrett, associate a brani della cantautrice Joni Mitchell. Uno spettacolo nato in piena pandemia quando non era possibile per i ballerini toccarsi sulla scena: un mix tra tradizioni di danza asiatica e stile queer diffuso a New York negli Ottanta. «Monumentum. The second sleep. Prima Parte / Il Solo» di Cristina Kristal Rizzo anticiperà la proposta di Cristina Caprioli, artista bresciana tra i personaggi più importanti nell’universo della danza in Svezia (nel 2021 ha ricevuto la medaglia reale «Illis quorum meruere labores»). E poi una chicca dietro l’altra come la compagnia Sasha Waltz & Guests, fondata a Berlino nel 1993, realtà internazionale tra le più applaudite, con la performance «In C» che parte dalla composizione minimale di Terry Riley. A maggio la performance conclusiva del progetto diffuso «Agorà - Le città vicine di Virgilio Sieni» – che porterà a varie esperienze nelle due città capoluogo e in otto comuni nelle province, coinvolgendo centinaia di persone. Danza in dialogo con architetture cittadine a settembre per la performance «Les Baigneurs» di Clédat et Petitpierre (quelli de La Parade moderne nel 2015). E poi Annamaria Ajmone, Batsheva Dance Company e la compagnia Ailey II in «Revelations», uno dei capolavori di Alvin Ailey che ha come ispirazione il canto spiritual.

«Staccando l'ombra da terra»: dedicato ai ragazzi 

Tutto questo si incrocerà con molte altre suggestioni da «Staccando l'ombra da terra» - due giorni di incontri per under25, per provare a capire «cosa significa essere giovani italiani nel 2023» - alle iniziative riservate ai bambini, Operadomani o «Il Grande per i Piccoli», con i vari ambienti del teatro presi d’assalto da schiere di ragazzini e bimbi in ansiosa attesa di misurarsi con giocattoli, coloratissime costruzioni e fiabe musicali. E il mondo del divertimento si fonderà con quello della musica «colta» col Carnevale degli Animali di Saint-Saëns, che si affiancherà ad «Animalia» di Carlo Boccadoro con i Sentieri Selvaggi. 

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