«Reservation Dogs», l’altra faccia del sogno americano

Mistery e crime. Crime e mistery. Sembra non offrire altro il mare magnum dello streaming all’americana. E così, nei giorni in cui la quarta stagione di «True Detective» e la quinta di «Fargo» si spartiscono la torta dell’audience su Sky Atlantic, viene voglia di qualcosa di diverso, di una serie dal volto umano. Il consiglio di chi scrive? Bussate alla porta di Disney+ e sparatevi le tre stagioni di «Reservation Dogs». Una delizia. Il racconto della quotidianità di un gruppo di adolescenti in una riserva dell’Oklahoma, diventa il pretesto per un affresco affettuoso e ispirato di una comunità di nativi alle prese con lo squallore e la meraviglia, la tristezza e lo splendore di vivere ai margini del sogno americano. Furti, risse, caccia al cervo, saggi anziani che ammazzano le giornate fumando marijuana medica, madri di famiglia che devono fare le capriole per mettere il pane sulla tavola e soprattutto una galleria di personaggi indimenticabili: Elora la sognatrice, il tenero del gruppo Bear, l’aspirante detective Cheese, l’irresistibile Willie Jack. Impossibile non innamorarsi di questa gang di ragazzini dal cuore grande e dal futuro incerto. Voto: 9. Lu.Ca.