Schermi & visioni

Il Fincher da Netflix, le Marvels e Ann Hui

di Luca Canini

The KillerDavid
Fincher (2023)
Su Netflix, senza passare dal via. David Fincher, che non è uno qualunque per la storia del cinema («Fight Club», «Zodiac», «The Social Network», «Gone Girl»), stavolta ha scelto di saltare la trafila delle sale, affidando «The Killer» in toto al gigante dello streaming (produttore oltre che distributore). Un dettaglio solo per chi non ha ancora visto il film, che sembra perfettamente a suo agio tra i titolacci che intasano la home della grande N rossa. Non una schifezza totale, ok. La prima parte è buona, con Fincher che porta a spasso «La finestra sul cortile» di Hitchcock per le strade di Parigi. C’è pure qualche invenzione degna del talento del signor «Seven». Peccato però che si scada subito nella mediocrità. E non può bastare un Fassbender tutto muscoli e ghiaccio nelle vene, emulo poco credibile dell’Alain Delon di Melville, del quale non ha né l’epica noir, né il disperatissimo romanticismo. Voto: 5.

The MarvelsNia
DaCosta (2023)
In inglese si dice «cute», in giapponese «kawaii». Un concetto, più che una parola, che in italiano non esiste. Carino, adorabile, grazioso. Come l'ultimo film di casa Marvel, che di altro da offrire non ha molto. L'ennesima occasione sprecata. Perché se è vero che il quartetto tutto al femminile protagonista di «The Marvels» - Brie Larson nella consueta tutina di Captain Marvel, Teyonah Parris alias Monica Rambeau, l'ultima arrivata Iman Vellani, ovvero Ms. Marvel, Nia DaCosta in cabina di regia - attira tutta la simpatia possibile, è la scrittura a non offrire una sponda degna, a muoversi lungo le coordinate di una rotta percorsa e ripercorsa con scarsa fortuna dai titoli precedenti (siamo al numero 33 della serie MCU). Con momenti di autentico imbarazzo (il pianeta dei canterini) e qualche spunto notevole (l'invasione di gattini). Voto: 5.5.

Visible Secret
Ann Hui (2001)
Da Hong Kong allo scaffale dei vostri Blu-ray preferiti. Garantisce l'inglese Radiance Films, casa di produzione emergente che si sta distinguendo per la qualità delle scelte (in catalogo, tra gli altri, anche «La donna della domenica» di Luigi Comencini e «Allonsanfan» dei fratelli Taviani, per chi è in cerca di meraviglie casalinghe). «Visibile Secret» il titolo che vale la pena di segnalare, commedia horror del 2001 diretta da Ann Hui (che da quelle parti è una vera e propria istituzione). La trama? Il fantasma di un passante decapitato da un tram rende l'esistenza impossibile a uno spiantato senza arte né parte e a una specie di sensitiva (la bellissima Shu Qi, scelta anche da Hou Hsiao-hsien per «The Assassin»). Un film visivamente incredibile, sconnesso e sorprendente. Da vedere a cuore ma soprattutto a occhi aperti.

 

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