«Con Masterchef una nuova vita A Valeggio l’emozione più bella»

di Luca Mazzara

Addio a Masterchef, ma non ai suoi sogni, perchè per quelli c’è ancora tempo e forse dopo l’esperienza in tv sono diventati ancora più belli. Si è conclusa l’esperienza di Eduard Alcantara al cooking show di Sky in cui è stato comunque uno dei protagonisti accanto ai giudici Bruno Barbieri, Antonino Canavacciuolo e Giorgio Locatelli. Il commesso di origini dominicane ma veronese d’adozione è arrivato fino ad un passo dalla finale ed è uscito nello Skill Test dell’ultima puntata: prima però l’aspirante cuoco scaligero si è fatto notare nella Mistery Box cucinando un’anatra con tanto di salsa bernese che convince tutti i giudici. Ma Alcantara va in crisi nella prova successiva quando davanti ad Andrea Tortora, enfant prodige della pasticceria italiana, deve reinterpretare il panettone assieme agli altri concorrenti. A vincere la prova è Monir, mentre Eduard figura tra i peggiori assieme a Jia Bi, ma è la cinese a dover abbandonare la competizione. Nello Skill Test la protagonista è la cucina italiana e il terzo step gli costa l’eliminazione. «Torno a casa nella mia bella Verona e porto con me tantissime emozioni», racconta il trentenne originario di Santa Domingo, a Verona dal 2011. «Soprattutto tre: la firma di chef Barbieri che ha scommesso su di me, la vittoria a Valeggio e tre ragazzi stupendi come Monir, Daiana e Aquila. Ad un passo dalla fine ho visto la vetta, ma qualcosa nelle ultime sfide è andato storto, a Masterchef - lo show di Sky prodotto da Endemol Shine Italy che va in onda il giovedì alle 21.15 su Sky Uno, sempre disponibile on demand, su Sky Go e Now Tv - c’è un livello altissimo fin dalle battute iniziali e non puoi mai abbassare la guardia, figurarsi nella parte conclusione,ho perso la concentrazione e con rammarico ho dovuto togliermi il grembiule bianco. Ci sono arrivato grazie alla mia ragazza Roberta, mi ha iscritto a sorpresa e mi hanno chiamato nel giorno del mio compleanno: la ringrazierò sempre come pure mia mamma, gli amici e i genitori di lei, una seconda famiglia». Per partecipare aveva lasciato un lavoro da commesso in un negozio di abbigliamento in via Cappello, inseguendo un sogno bellissimo che si è interrotto ma che gli ha regalato nuove consapevolezze. «Masterchef mi ha confermato che la cucina non è solo un hobby ma una passione vera, è quello che voglio fare nella mia vita, è dentro di me». Fin da piccolo, e ora ancora di più. «Ero un bambino vivace e mia nonna per farmi stare buono mi chiedeva di aiutarla mentre preparava da mangiare, poi mi sono innamorato sempre di più della cucina. Il momento da ricordare a Masterchef è la prova in esterna a Valeggio cucinando il nodo d’amore, dove ho vinto da capo brigata. Il piatto a cui sono più affezionato è l’anatra dell’ultima puntata, dove ho preparato la salsa bernese davanti a chef Barbieri». Adesso c’è un futuro tutto da scrivere. «Voglio continuare a studiare, viaggiare e assorbire cose nuove, poi lavorare in una cucina. A Verona? Magari, amo questa città. E non potrei mai rinunciare a gnocchi, pearà e bollito». •

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