TEATRO

«Don Chisciotte» al Santa Giulia con Stivalaccio

«Don Chisciotte - tragicommedia dell'arte» stasera al Teatro Santa Giulia
«Don Chisciotte - tragicommedia dell'arte» stasera al Teatro Santa Giulia
«Don Chisciotte - tragicommedia dell'arte» stasera al Teatro Santa Giulia
«Don Chisciotte - tragicommedia dell'arte» stasera al Teatro Santa Giulia

In una coppia c’è sempre quello più ragionevole che sprona e richiama il più scanzonato e burlone. Così nel cinema, nel teatro. E nella letteratura. Si pensi alla più famosa forse, Stan Laurel e Oliver Hardy, Stanlio e Ollio. O Gianni e Pinotto, Franco e Ciccio, Totò e Peppino. O Bud Spencer e Terence Hill per esempio. Tutte accomunate da una diversità grottesca che diventa la promessa e la garanzia di amore eterno. Così Pantalone, interpretato dal padovano Giulio Pasquati e Piombino, dal fiorentino Girolamo Salimbeni. Due attori della famosa compagnia i Comici Gelosi realmente esistiti, applauditi da tutta l’Europa tra il 1500 e il 1600. Pantalone e Piombino, due ciarlatani, impacciati, goffi ed imbranati che riescono sempre a cavarsela anche nella sfortuna più avversa. Sono i protagonisti dell’originale Don Chisciotte di Stivalaccio Teatro, stasera alle ore 20.45 sul palco del Teatro Santa Giulia al Prealpino per inaugurare la stagione teatrale 2021/22, organizzata dall’Associazione Amici Teatro Santa Giulia con Vittorio Pedrali alla direzione artistica. Marco Zoppello, veneto proprio come Pantalone. E Michele Mori, toscano come Piombino. Uno strano caso. O forse solo una strana coppia che in Don Chisciotte non solo cura la regìa, ma interpreta i due personaggi nella pièce. Entrambi vivi per miracolo. Sul palco racconteranno le loro rocambolesche disavventure per essere sfuggiti alla forca grazie a Don Chisciotte, a Sancho Panza e soprattutto grazie al pubblico. Sarà questo a poter salvare i due bizzarri attori dalla gogna. Ecco che il teatro e il racconto popolare tornano a dialogare con gli spettatori. Un’iperbole letteraria che richiama all’improvvisazione più vivace su temi come amore, fame, sogno e libertà di pensiero. Un’affabulazione profonda, capace di stimolare il riso senza essere stucchevole. Un messaggio di resilienza e coraggio. La vita come il palco, dove è vietato prendersi troppo sul serio, anche nelle situazioni più disperate. Ingresso: 15 euro, 12 il ridotto. Info, abbonamenti e prevendite: 366 5339249, teatrosantagiulia.org.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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