TEATRO

E con «The Children» Brescia riapre il Sociale

«The Children» al Sociale, dal testo di Lucy Kirkwood: l’immagine-manifesto
«The Children» al Sociale, dal testo di Lucy Kirkwood: l’immagine-manifesto
«The Children» al Sociale, dal testo di Lucy Kirkwood: l’immagine-manifesto
«The Children» al Sociale, dal testo di Lucy Kirkwood: l’immagine-manifesto

«Sarebbe bello che il biglietto valesse come salvacondotto. Come lasciapassare oltre il coprifuoco delle 22 per chi arriva da fuori provincia, per chi ci tiene davvero». Per chi ha voglia di teatro. E non sono pochi, e non si capisce perché li si debba penalizzare - ligi e mascherinati come sono - rispetto alle folle in piazza e per le vie di Milano in ragione di una festa-scudetto (era l’altro ieri). La speranza-proposta di Giovanni Crippa accompagna l’attesa, notevole, che circonda «The children», lo spettacolo con cui il Ctb riparte questa sera dopo più di 6 mesi. La presentazione ufficiale di venerdì scorso nel foyer del Sociale ha tolto il velo a un’emozione comprensibile, visto il momento, la pandemia, i problemi di un settore sempre troppo trascurato. Ma la contingenza non può certo far passare in secondo piano la rilevanza del testo che sarà messo in scena: il pluripremiato «The Children» di Lucy Kirkwood, con la regìa di Andrea Chiodi, l’interpretazione di Elisabetta Pozzi, il già citato Crippa e Francesca Ciocchetti. Le scene sono di Alessandro Chiti, i costumi di Ilaria Ariemme, le luci di Cesare Agoni, le musiche di Daniele D’Angelo (inizio alle 19.30, apertura porte alle 18.30, repliche fino al 16 maggio). La storia di Hazel e Robin, una coppia di ingegneri nucleari britannici in pensione: lavoravano in una centrale della zona dove si è verificato un incidente catastrofico. L’arrivo di una vecchia collega, Rose, che credevano morta, rompe l’equilibrio del loro microcosmo costringendoli a compiere scelte forti.•. G.P.L.

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