Jerry Calà, infarto nella notte «Ora sta bene, presto sul set»

di Francesca Lorandi
Jerry Calà: colpito da infarto, è stato sottoposto a un intervento tempestivo. Comincia un nuovo periodo di ripresa
Jerry Calà: colpito da infarto, è stato sottoposto a un intervento tempestivo. Comincia un nuovo periodo di ripresa
Jerry Calà: colpito da infarto, è stato sottoposto a un intervento tempestivo. Comincia un nuovo periodo di ripresa
Jerry Calà: colpito da infarto, è stato sottoposto a un intervento tempestivo. Comincia un nuovo periodo di ripresa

Tanta paura, ma poi la buona notizia. «Jerry Calà sta bene». E ora si trova ricoverato, ancora in terapia intensiva, alla Clinica Mediterranea di Napoli dove la notte scorsa è arrivato su un’ambulanza dopo un infarto. Fino a poche ore prima l’attore, veronese di adozione, si trovava sul set. Folgorato dalla città partenopea, vi si era trasferito qualche settimana fa per le riprese del film «Hanno rapito Jerry Calà: il riscatto è un problema», prodotto da Gianluca Varriale per VargoFilm. A fine dicembre durante un sopralluogo della città partenopea Jerry aveva anticipato l'intenzione di ambientare il film anche a Ischia, «perché voglio che si torni a parlare di queste splendida isola come luogo di cinema, celebre in questo settore dagli anni sessanta. Sarà un film con attori e produzione napoletana», aveva detto. Tutto era già scritto, compreso quindi il suo soggiorno a Napoli, raccontato anche nella sua pagina Instagram con foto e video piuttosto divertenti. Ma poi il lavoro, forse lo stress, hanno giocato un brutto scherzo all’attore: alle 3 di notte il malore, la chiamata al 118, l’arrivo dell’ambulanza e il trasferimento in codice rosso alla clinica partenopea. Dove, conferma il suo agente Alex Intermite, «è stato sottoposto a un tempestivo intervento per uno stent coronario». Ovviamente Calà è rimasto sotto osservazione. Ma, prosegue l’agente, «le sue condizioni sono buone e si confida in un recupero veloce. Il ritorno è in programma già nei prossimi giorni al lavoro». Il set lo aspetta. E pure i suoi fan che, in tanti, hanno lasciato messaggi di supporto sui suoi profili social: parole di vicinanza a un artista che nei decenni è sempre stato capace di regalare sorrisi. «Sei uno dei pochi che sa portare felicità a tutti. I tuoi film ridanno alla vita il sapore che gli appartiene», ha scritto uno di loro. La notizia ha allarmato il mondo dello spettacolo e tutti gli italiani che, di generazione in generazione, hanno imparato a conoscere Jerry Calà, 71 anni a giugno. Certo, non è la prima volta che accade. Resta indelebile nel suo curriculum l’incidente di cui è rimasto vittima nel 1994, a Verona sul lungadige, durante la fase del montaggio di Chicken Park: alla guida della sua Jeep Cherokee, finì nel fiume dopo un volo di dieci metri. Due femori rotti e una lesione femorale che gli provocò una forte emorragia. La seconda vita ha preso forma faticosamente, con grande determinazione. All’ospedale di Borgo Trento lo salvarono, ma il periodo successivo non fu facilissimo: «Dicevano che ero finito e che non avrei lavorato più», raccontò negli anni successivi, «mi avevano già fatto fuori, invece io mi sono rialzato in piedi e mi sono prodotto un film da solo». Fu la rinascita, davvero l’inizio di una sospirata seconda vita. «Dopo l’incidente sono cambiato, ho resettato la classifica dei valori, fatto i miei show e sono arrivato all’Arena di Verona». Era il 2021, la festa per i settant’anni con tutti i suoi amici di una vita. Nel frattempo si è consolidato il suo rapporto con la sponda bresciana del lago di Garda, dove ha messo altre radici fra Desenzano e Lonato. Anima del Sestino Beach, che è diventato anche Sestino Village d’inverno: location raddoppiata passando da Desenzano a Lonato. «Sul Garda mi sento a casa», ha sempre detto. E tutti gli amici lo aspettano presto, in forma più di prima.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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