L'OMAGGIO

Nadia Toffa, a Trieste un murale per ricordarla a tre anni dalla sua morte

di Sara Centenari
La reporter e anchorwoman bresciana inviata de «Le Iene» morì a 40 anni: la sua immagine su un muro del quartiere che ospitava il sito industriale cui dedicò inchieste
Nadia Toffa scomparsa nel 2019 a quarant'anni: a destra il pannello apparso oggi nell'anniversario della sua morte su una bacheca nel centro del rione Servola a Trieste
Nadia Toffa scomparsa nel 2019 a quarant'anni: a destra il pannello apparso oggi nell'anniversario della sua morte su una bacheca nel centro del rione Servola a Trieste
Nadia Toffa scomparsa nel 2019 a quarant'anni: a destra il pannello apparso oggi nell'anniversario della sua morte su una bacheca nel centro del rione Servola a Trieste
Nadia Toffa scomparsa nel 2019 a quarant'anni: a destra il pannello apparso oggi nell'anniversario della sua morte su una bacheca nel centro del rione Servola a Trieste

Oggi sono trascorsi esattamente tre anni dal giorno della scomparsa di Nadia Toffa, conduttrice televisiva, giornalista, una delle più famose e apprezzate inviate del programma «Le Iene» di Italia 1.
L'immagine dell'articolo è apparsa questa mattina su un pannello decorato, applicato su una bacheca nel centro del rione Servola a Trieste.
Nel capoluogo giuliano la reporter e anchorwoman bresciana Nadia Toffa è da sempre ricordata con grande affetto e considerazione in primo luogo per i reportage realizzati sulla Ferriera, l'impianto siderurgico cittadino ormai chiuso e contestato dai residenti per le problematiche ambientali connesse al sito.
Per ricordare la professionalità di Nadia Toffa come reporter, a Palermo è nato di recente un Premio letterario giornalistico a lei intitolato, organizzato da Antonietta Greco presidente dell’associazione culturale Archetipa.
«Fiorire d’inverno» era il titolo scelto dall'inviata de «Le Iene» morta per cancro a soli 40 anni: nel volume uscito per Mondadori aveva raccontato la battaglia contro la malattia, lanciando un messaggio di rinascita e di speranza, come fece con i numerosi post sui social pubblicati durante i lunghissimi mesi di sofferenza. Messaggi da cui filtrava la tenacia di una donna capace di lottare nel lavoro e nella quotidianità privata.
Il primo malore, a dicembre 2017, avvenne proprio a Trieste: Nadia fu trasferita in elisoccorso al San Raffaele di Milano per iniziare gli accertamenti medici e dopo due mesi tornò a condurre il programma sulle reti Mediaset raccontando anche al pubblico la sua situazione.
Nata a Brescia il 10 giugno 1979, dopo il debutto a Retebrescia, Nadia Toffa era diventata inviata de «Le Iene» nel 2009, attirando l'attenzione con numerose inchieste sulle truffe ai danni del servizio sanitario nazionale, sullo smaltimento del traffico di rifiuti illegali in Campania, sull’Ilva di Taranto - città che le ha conferito la cittadinanza onoraria - sulle slot machine e sui crimini contro l'infanzia. Uno dei suoi libri, «Quando il gioco si fa duro» del 2014, dedicato ai problemi legati a ludopatia e azzardopatia, ha ricevuto il Premio internazionale Ischia di giornalismo nel 2015 e il Luchetta nel 2018.

 

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