Peli toglie il fiocco al consumismo natalizio

Torna il canto di Natale anticonsumistico di Giovanni Peli: questa sera al teatro parrocchiale di Brandico va in scena «Brèsa Desquarciada», il monologo scritto dal cantautore, poeta e librettista bresciano ed interpretato dall’attore Roberto Capo con colonna sonora live del trombettista Ettore Ferronato. Lo stesso cast essenziale ma efficace che ormai da ormai dieci anni rappresenta in tutta la provincia quest’opera anomala, suggestiva, durissima ed emozionante come poche, finalmente pubblicata un anno fa sia in cartaceo che in digitale. GRAZIE al coraggio dell’editore Edikit, «Brèsa Desquarciada» è diventata un libro bilingue, con il testo in rigoroso dialetto bresciano e la traduzione italiana a fronte. Un’occasione originale e profonda di cultura. Il lavoro si compone di 40 racconti brevi, altrettanti siparietti su una Brescia «invisibile» (o che a molti fa comodo non vedere) e di un Natale al di fuori di ogni artificiosa celebrazione. Ognuno dei racconti rappresenta un anno di vita del misterioso protagonista, una pagina di diario scritta ogni Natale dal 1966 al 2006, anno della sua morte: un percorso che è anche una discesa nel degrado e nella solitudine costellata da un’indifferenza insensibile allo spirito della festa tradizionalmente più attesa dell’anno. Ne esce un ritratto minimale eppure di grande intensità, un viaggio nel tempo e nei meandri di una Leonessa alla quale l’autore in questa occasione non fa assolutamente sconti. «SONO MOLTO legato a quest’opera – confessa Giovanni Peli, da tempo figura artistica davvero particolare dell’underground cittadino, capace di unire nella sua attività ambiti molto diversi tra loro come musica e letteratura, canzone e reading, teatro e poesia, passando anche dai libri per bambini -. La considero non solo un canto d’amore, ma anche un grido contro il consumismo sfrenato». • C.A.

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