Pintus, risate assicurate per uno stile inimitabile

di Elia Zupelli
Il comico Angelo Pintus, origini triestine: stasera sarà a Brescia
Il comico Angelo Pintus, origini triestine: stasera sarà a Brescia
Il comico Angelo Pintus, origini triestine: stasera sarà a Brescia
Il comico Angelo Pintus, origini triestine: stasera sarà a Brescia

E venne il giorno di Angelo Pintus! O meglio, la sera. Anzi, le sere. E pure i pomeriggi: visto che il celebre comico-attore-imitatore-cabarettista dopo l’appuntamento di oggi concederà il tris bresciano domani, sempre by night, e quindi dopodomani, domenica, stavolta in declinazione pomeridiana, sempre sul palco del Gran Teatro Morato di via San Zeno, in città. Dove irromperà con il suo show dalle smaccate inflessioni canine - «Bau» -, com’egli stesso ha sottolineato alla sua maniera: «Ma con un titolo così veramente c’è bisogno di spiegare lo spettacolo!? Veramente devo dirvi di che cosa parlerà? Io capisco se si fosse chiamato “Miao“, ma si chiama “Bau“…A volte davvero mi viene voglia di abbaiare!». Poco altro è trapelato a riguardo e dunque i fan dovranno più a meno farsene una ragione e aspettare l’ora x dell’incontro ravvicinato del terzo tipo, previsto alle 21 (stasera e domani), alle 16 domenica. Tutti e tre gli spettacoli sono a due passi dal sold-out («Ancora pochi posti disponibili, è consigliato l'arrivo al Teatro con congruo anticipo vista la grande affluenza», fa sapere l’organizzazione); i biglietti, dai 38 ai 45 euro, si possono acquistare come al solito sui circuiti Ticketone e Ticketmaster o direttamente alle casse del Morato fino a esaurimento (per ulteriori informazioni basta consultare il sito web www.zedlive.com). Autentico portento della comicità italiana, dal 2009 presenza fissa in programmi tv come «Colorado» e «Zelig», Pintus ha iniziato la sua carriera nei villaggi turistico Fiorello-style, entrando quindi nell'immaginario popolare grazie alle sue celebri imitazioni di personaggi come Bruno Pizzul, José Mourinho e Valentino Rossi, giusto per citarne alcuni. Classe 1974, il comico triestino si è poi via via spinto oltre i confini del cabaret, spaziando dal cinema al palco del festival di Sanremo e oggi è a tutti gli effetti un one-man show: «Non ci penserei due volte: fosse per me, in teatro ci lavorerei anche 300 giorni all'anno» ha detto infatti riguardo. Non vien difficile credergli visti riscontri lusinghieri delle sue tournée, dalle «50 sfumature di...Pintus» a «Ormai sono una milf», da "E se fosse stato il cavallo?!». Ora tocca a «Bau» e se il buongiorno si vede dal mattino è più che lecito immaginarsi un altro epilogo trionfale a fine serata. •.

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