Primo Maggio: Fedez
sfida la censura
Ambra: "Ci sia libertà"

Ambra Angiolini ha condotto insieme a Stefano Fresi
Ambra Angiolini ha condotto insieme a Stefano Fresi
Ambra Angiolini ha condotto insieme a Stefano Fresi
Ambra Angiolini ha condotto insieme a Stefano Fresi

Primo Maggio diverso da tutti gli altri del passato, com'era inevitabile. "L'Italia si cura con il lavoro". Se un anno fa il Concertone si era svolto in una modalità inedita, con i collegamenti degli artisti registrati da diverse location in piena pandemia, quest'anno la formula è mista: qualche contributo da fuori (soprattutto gli artisti internazionali come Noel Gallagher e LP), gli altri tutti live a Roma. Antonello Venditti da una piazza San Giovanni deserta, vibrante di una versione da brividi di «Notte prima degli esami», e poi la scaletta come in un normale spettacolo all'auditorium Parco della Musica. E qui la ribalta è soprattutto di Fedez.

Il cantante-influencer, fresco conduttore di LOL, sale sul palco del concerto del Primo Maggio e ribadisce quello che aveva annunciato via social prima della sua esibizione: «È la prima volta che mi è successo di dover inviare il testo di un mio intervento perché venisse sottoposto ad approvazione politica». Affermazione che la Rai smentisce, ma il rapper comunque non si lascia intimidire: ha pubblicato l'audio della telefonata in cui il contenuto del suo intervento era definito dalla vice direttrice Ilaria Capitani "inopportuno". Sul palco Fedez fa nomi e cognomi dei rappresentanti della Lega che avversano il ddl Zan. Poi l’appello al premier Draghi per il mondo dello spettacolo.
«Ho dovuto lottare un pochino, un po' tanto, ma alla fine mi è stato dato il permesso di esprimermi liberamente. Grazie. Mi assumo tutte le responsabilità di ciò che dico e faccio, sappiate però che il contenuto di questo intervento è stato definito dalla vice direttrice di Rai3 come 'inopportuno'», dice Fedez. Che si rivolge a Draghi: «Caro Mario, come si è esposto nel merito della Superlega con grande tempestività, sarebbe altrettanto gradito il suo intervento nel mondo dello spettacolo». E poi parla di Andrea Ostellari, il «sonnecchiante» presidente della Commissione Giustizia del Senato: «Ha deciso che un disegno di legge di iniziativa parlamentare, quindi massima espressione del popolo, che è stato già approvato alla Camera come il ddl Zan, può essere tranquillamente bloccato dalla voglia di protagonismo di un singolo, cioè se stesso. D'altronde, Ostellari fa parte di uno schieramento politico che negli anni si è distinto per la sua grande lotta alle diseguaglianze». Fedez ha quindi elencato alcune affermazioni anti-gay di esponenti della Lega, facendo nomi e cognomi.
«Qualcuno, come Ostellari, ha detto che ci sono altre priorità in questo momento di pandemia, rispetto al ddl Zan. Allora guardiamole: il Senato non ha avuto tempo perché doveva discutere dell'etichettatura del vino, della riorganizzazione del Coni, di indennità di bilinguismo ai poliziotti di Bolzano e, per non farsi mancare nulla, il reintegro del vitalizio di Formigoni», ha sottolineato ancora Fedez.
Fra i conduttori Ambra Angiolini, per la quarta volta al Primo Maggio (la seconda anche da autrice), sul palco con Stefano Fresi e Lillo, ha difeso il concetto di libertà. Per quanto riguarda la musica, tanta brescianità: oltre ai Coma_Cose e a Francesco Renga, che ha sottolineato la gioia di artisti e maestranze nel poter tornare a fare il loro lavoro sul palco, due componenti della band di Bugo, Michele Marelli e Luca Manenti, mentre Paolo Zanetti ha suonato con Enrico Ruggeri dall’ospedale di Bergamo. Fra le performance da ricordare, l’omaggio a Erriquez della Bandabardò con Daniele Silvestri, Max Gazzè e Piero Pelù, prima del gran finale riservato agli Extraliscio. 

Gian Paolo Laffranchi

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