Record Store Day, la festa in mostra da Pinto Dischi

«Tracce ribelli» da Pinto Dischi: da Bob Dylan ai Dead Kennedys
«Tracce ribelli» da Pinto Dischi: da Bob Dylan ai Dead Kennedys
«Tracce ribelli» da Pinto Dischi: da Bob Dylan ai Dead Kennedys
«Tracce ribelli» da Pinto Dischi: da Bob Dylan ai Dead Kennedys

Pinto Dischi festeggia il Record Store Day: lo storico punto vendita bresciano, aperto da oltre mezzo secolo in via Montello, celebra oggi la giornata mondiale dei negozi di dischi indipendenti ospitando l’esposizione «Paesaggi tra i solchi- Tracce ribelli», affascinante itinerario tra le diverse forme della rivoluzione e della (dis)integrazione razziale raccontate nel corso dei decenni dalle copertine dei long playing. Appuntamento alle 15.30 con i curatori Ugo Buizza, Piero Tarantola, Sergio Zappavigna e Rinaldo Capra, che già hanno proposto questa particolare mostra allo spazio Aref in piazza Loggia e che anche in questa occasione saranno presenti per illustrare il legame tematico che lega le diverse copertine esposte. A seguire verranno inoltre presentate tutte le numerose novità in uscita per questa speciale giornata: per i visitatori è previsto uno sconto su tutto il catalogo. «Tracce ribelli» si articola come una traiettoria trasversale sulla rappresentazione dell’impegno sociale che ha sempre animato i grandi protagonisti del jazz, della black music e del rock, trovando rappresentanza primaria proprio nell’«artwork» degli album. La mostra propone un’ampia selezione di copertine che hanno messo in qualche modo in scena modi, moti e riti della «musica ribelle»; dalle rivendicazioni afrocentriche ed antirazziste del jazz (partendo dall’epopea free per arrivare alle grandi contaminazioni di Gil Scott-Heron) al ciclo militante dell’America latina (Inti Illimani, Victor Jara, Violeta Parra), dal panorama post punk britannico (Clash, Billy Bragg, Robert Wyatt, Redskins) fino al movimento antagonista americano, partendo da Bob Dylan per arrivare alla ferocia hardcore punk dei Dead Kennedys di Jello Biafra.•. C.A. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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