Brescia Photo Festival nel futuro con Weston

Edward Weston (1886-1958): tra i grandi maestri del Novecento
Edward Weston (1886-1958): tra i grandi maestri del Novecento
Edward Weston (1886-1958): tra i grandi maestri del Novecento
Edward Weston (1886-1958): tra i grandi maestri del Novecento

Archiviata l’edizione 2021 dedicata ai patrimoni culturali, archeologici e storici con 30 mila visitatori all’attivo e in vista dello snodo cruciale targato 2023 - per cui rappresenterà «una formula vincente da coltivare con cura», come sottolineato dalla vice sindaco Laura Castelletti -, il Brescia Photo Festival ha già messo a fuoco il tema centrale attorno a cui ruoterà il programma 2022 della rassegna, curata da Renato Corsini e promossa dal Comune, Fondazione Brescia Musei e MaCof: «Le forme del ritratto», viaggio internazionale nella storia della fotografia mondiale. In marzo, una grande retrospettiva dedicata al fotografo statunitense Edward Weston (1886-1958), tra i maestri del Novecento. Curata da Filippo Maggia, co-prodotta con Skira e progettata con la famiglia Weston, la monografica – «The Weston Photographers» – riunirà per la prima volta oltre alle sue opere quelle realizzate dai due figli Brett e Cole e dalla nipote Cara: 80 in totale, di cui 40 firmate dallo stesso Edward. Compresi molti dei capolavori che ne hanno decretato la fama: dai ritratti plastici ai nudi, dalle dune di sabbia agli oggetti trasformati in sculture, fino ai celebri vegetable - peperoni, carciofi, cavoli - e alle conchiglie riprese in primissimo piano: immagini che hanno segnato la storia della fotografia del secolo scorso, traghettandola dalla rappresentazione della realtà in chiave pittorialista di fine Ottocento e primi decenni del Novecento verso un’innovativa interpretazione modernista e surrealista. Oltre ai Weston, il Festival ricorderà autori quali Maurizio Frullani, con un focus sui ritratti al femminile nella «sua» Eritrea, Mario Dondero, con una serie dei suoi «ritratti dell'intelligenza», Fabrizio Garghetti, che dalla metà degli anni ‘60 ha documentato le avanguardie artistiche italiane, Gian Paolo Barbieri e Santi Visalli, con i loro lavori sulle star del cinema, della società e del costume del Novecento, e il fotografo indiano N.V. Parekh, con i suoi reportage da Mombasa, proponendo anche una mostra tematica sulla storia del ritratto. Oltre al Museo di Santa Giulia la rassegna si dislocherà negli altri musei civici della città e al MoCa, con ulteriori estensioni in provincia, spaziando tra laboratori, incontri con autori, progetti speciali ed eventi collaterali. Il BPF Friends coinvolgerà le gallerie d'arte cittadine, le biblioteche, le librerie, gli esercizi pubblici e i negozi. La sfida è lanciata: fare ancora meglio del 2021, che ha celebrato il ritorno a Brescia della Vittoria Alata «con un grande riscontro di pubblico - come ha ribadito Corsini - nonostante le restrizioni post pandemia».•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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