LA PROTAGONISTA

Piera Stretti, un’opera che continua al meglio


 Piera Stretti (Casa delle donne)
Piera Stretti (Casa delle donne)

 Piera Stretti (Casa delle donne)
Piera Stretti (Casa delle donne)

Piera Stretti è la figura che subito si associa alla «Casa delle donne CaD», ancora oggi che non ne è più presidentessa, perché questo centro è nato soprattutto grazie a lei e soprattutto è riuscito a crescere e aiutare tante donne proprio grazie all’impegno, generoso e tenace, di questa donna speciale. È stato quindi più che meritato il premio Ranzanici che le è stato attribuito, nel 2021, nel contesto del Premio Bulloni. Un riconoscimento che Stretti, in piena armonia con il suo stile schivo e modesto, ha voluto subito slegare dalla sua persona e allargare a tutte quelle donne che, negli anni, si sono rivolte a CaD. Stretti dal 1975 è sempre stata in prima linea, per le donne e con le donne, nei movimenti femministi e non solo. Da Bedizzole, dove nacque nel 1948, nei primi anni Settanta si trasferì a Brescia, seguì un percorso di studi che la condusse all’insegnamento e alla partecipazione ai collettivi femministi bresciani che confluirono nel centro occupato di via Volturno, da cui germogliò il CaD, il primo centro antiviolenza, unico nel bresciano. L’impegno di Stretti era ed è politico, anche nelle relazioni e nel linguaggio, punto fondamentale nella lotta alle discriminazioni e alle violenze. «Quando una donna si nomina al maschile faccio sempre notare che si deve nominare al femminile», aveva ribadito in occasione del ricevimento del Bulloni.

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