I dati.

L’opzione preferita dagli studenti: il liceo scientifico non conosce ostacoli

Lo scorso anno la maggior parte dei ragazzi ha scelto un percorso liceale: l’idea è spostare in avanti il tempo di una decisione maggiormente caratterizzante

Per poter comprendere quali possano essere le scelte che andranno ad effettuare gli studenti italiani nel corso dei prossimi mesi in ambito scolastico, una buona base di partenza potrebbe essere rappresentata senza timore di smentita dai risultati ottenuti dalle varie scuole un anno addietro. In questo senso i numeri dello scorso anno sono decisamente interessanti. Se è vero che più della metà degli studenti italiani ha scelto ancora una volta un indirizzo liceale (57,8%), d’altro canto è anche interessante distinguere e capire su quale tipo di liceo si siano indirizzati i ragazzi. La maggior parte dei futuri liceali ha scelto il liceo scientifico che, esattamente come lo scorso anno, è al primo posto addirittura con una percentuale in crescita (si è passati dal 26,2% delle preferenze di un anno fa al 26,9% di quest’anno). Tra le preferenze espresse per il liceo scientifico bisogna fare delle ulteriori distinzioni: il 15,1% dei ragazzi ha scelto l’indirizzo tradizionale, il 10% ha scelto l’opzione Scienze applicate, che è in crescita (l’8,9% l’anno scorso). Confermata la scelta delle sezioni dello scientifico a indirizzo Sportivo da parte dell’1,8% delle studentesse e degli studenti. Invariati i dati per il liceo classico, scelto dal 6,5% degli studenti: una scelta che continua a rappresentare una nicchia anche se la riscoperta costante delle materie umanistiche potrebbe in qualche modo riportare sempre più in auge la formazione classica portando in questo modo una variabile non trascurabile nel mondo della scuola. In generale in ogni caso è sempre bene considerare il fatto che la scuola liceale al giorno d’oggi sia quella preferita dagli studenti soprattutto per il fatto che sia in grado di fornire una sorta di infarinatura generale che possa in qualche modo aprire varie porte universitarie in un contesto per nulla banale come quello del mondo accademico italiano, sempre più competitivo e articolato.