LOTTA AL COVID

Vaccini, quarte dosi a rilento: «Guai abbassare la guardia»

di Mario Mattei
Nel Bresciano solo il 10% degli over 80 ha risposto ricevendo il secondo booster
Un’anziana riceve il vaccino
Un’anziana riceve il vaccino
Un’anziana riceve il vaccino
Un’anziana riceve il vaccino

Tre dosi già fatte; un virus che obiettivamente è meno pericoloso; la bella stagione alle porte; la chiusura di numerosi centri vaccinali; le restrizioni che sono venute meno: sono diversi gli elementi che in queste settimane stanno facendo sì che la somministrazione della quarta dose alla platea degli aventi diritto stia procedendo a rilento. Una platea composta dagli over 80, dalle persone ricoverate nelle Rsa e dai fragili over 60: sono loro che da poco più di un mese (dal 12 aprile) possono ricevere un'ulteriore di anti-Covid, facendo trascorrere in ogni caso almeno 120 giorni dalla terza dose.
Per quello che riguarda Ats, se il 90% delle persone over 80 (platea di 81.300) ha fatto la terza dose, solo 10% ha ricevuto la quarta, per tutta quella serie di motivi elencati prima. Ma attenzione: non va assolutamente abbassata la guardia, perchè è importante alzare adesso le difese per farsi trovare pronti se il «nemico» dovesse di nuovo scatenare l'offensiva.
«Il virus non è scomparso, circola ancora anche se le conseguenze che osserviamo ora sono meno allarmanti rispetto agli ultimi due anni - le parole del direttore generale di Ats Brescia, Claudio Sileo - . Nell'ultimo periodo abbiamo avuto una media di circa 700 positivi al giorno; pertanto non possiamo abbassare la guardia e invitiamo tutta la popolazione target a vaccinarsi per proteggersi fin da ora. Ogni giorno registriamo infatti circa 20 nuovi ricoveri nei nostri ospedali ed è quindi più che mai necessaria la quarta dose nelle persone a rischio».
Parole che richiamano ad un impegno importante, perchè se è vero che il virus non fa più paura come faceva un tempo, continua ad essere determinante il comportamento individuale per raggiungere il risultato a livello globale.Per quello che riguarda i dati quotidiani, a Brescia i nuovi casi registrati sono stati 223; mentre in Lombardia il tasso percentuale dei positivi scende passando dal 12,2% del 15 maggio all'11,3% di ieri. Il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva sale a quota 40 (erano 38) mentre i ricoveri ordinari continuano a scendere arrivando a quota 876 (-14), con un rapporto di oltre 21 ricoverati nei reparti ogni 1 ricoverato in terapia intensiva. . © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti