L'ANTEPRIMA

Passaporto vaccinale Ue. Ecco come sarà il documento sanitario (non obbligatorio) per viaggiare

In mancanza del certificato basterà presentare, se richiesto, un test negativo a Covid.
Il commissario Ue a capo della task force sui vaccini, mostra il passaporto vaccinale
Il commissario Ue a capo della task force sui vaccini, mostra il passaporto vaccinale
Il commissario Ue a capo della task force sui vaccini, mostra il passaporto vaccinale
Il commissario Ue a capo della task force sui vaccini, mostra il passaporto vaccinale

Il capo della task force Ue per i vaccini Thierry Breton ha mostrato il  primo passaporto sanitario europeo aggiungendo che sarà disponibile in tutta l’Unione europea «tra due-tre mesi». Intervenendo ad una trasmissione sulla radio francese Rtl, il commissario europeo al Mercato interno ha fatto vedere un prototipo del documento che sarà disponibile sia in versione cartacea che per smartphone. Sul documento, un codice QR e il tipo di vaccino effettuato. 

Il lancio di questo strumento, voluto soprattutto da alcuni stati del Sud a maggiore vocazione turistica - Grecia e Spagna - ma accompagnato finora anche da non poche perplessità, è previsto per il 15 giugno, ha annunciato Breton.  Il documento potrà essere richiesto per prendere un aereo, per partecipare a eventi o per entrare in un luogo pubblico. Non sarà tuttavia obbligatorio, ha promesso Breton. In mancanza del certificato basterà presentare, ove richiesto, un test negativo al Covid, come peraltro già oggi succede per molti spostamenti all’interno dell’Unione europea.

Anche l’America di Joe Biden d’altra parte sta lavorando ad un progetto simile. Dopo lo Stato di New York, primo a lanciare un pass vaccinale, ora si sta studiando un documento valido a livello federale per cercare di tornare anche lì alla normalità per la loro data simbolo: il 4 luglio, che negli auspici del presidente quest’anno dovrà segnare l’indipendenza dal virus.

All’accelerazione sulle campagne vaccinali chiesta agli Stati da Bruxelles sembra intanto voler rispondere il presidente francese Emmanuel Macron. «In qualche settimana», ha promesso, il Paese raggiungerà i britannici quanto a numero di vaccini. Un obiettivo ambizioso, visto che il Regno Unito viaggia ormai oltre quota 33 milioni di dosi somministrate e ha coperto quasi il 44% della popolazione con almeno una prima iniezione, secondo le statistiche pubblicate sul sito Our World in Data. Mentre la Francia è ancora a 10 milioni, pari a circa l’11% della popolazione. Tra gli Stati dell’Unione europea, a guidare la classifica del numero di dosi somministrate è sempre la Germania, con oltre 12 milioni, seguita proprio dalla Francia e poi dall’Italia, con più di 9 milioni di iniezioni fatte.

Il certificato sanitario europeo «non sarà discriminatorio» ma dovrà aiutare a facilitare i viaggi in Europa ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega agli Affari Ue Enzo Amendola a Rainews 24. «Nel certificato - ha spiegato - non sarà indicato solo vaccino, ma anche il tampone. Dobbiamo mettere insieme 27 banche dati di diversi Paesi». «Sarà un certificato e non un passaporto perché non deve essere discriminatorio e deve garantire la privacy», ha ribadito Amendola .

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