la protesta

Sciopero dei benzinai per 48 ore. Il governo non cede

Da stasera, 24 gennaio: alle 19 sulla rete ordinaria e dalle 22 sulle autostrade i distributori, anche self service, saranno chiusi per due giorni. Ma in Brebemi sarà possibile il rifornimento

Nessun dietro-front del governo sui carburanti e da stasera, 24 gennaio,  scatta lo sciopero di 48 ore dei benzinai. Che avevano invocato la premier per un ripensamento sul decreto Trasparenza sui prezzi di benzina e gasolio e avrebbero aspettato un segnale positivo fino a un minuto prima della chiusura. Ma Giorgia Meloni, da Algeri, è netta:  «Il provvedimento è giusto, non si torna indietro», chiarendo che «nessuno vuole colpire la categoria». I distributori, comunica Brebemi, restano aperti nelle aree di servizio dell’autostrada A35 Brebemi-Aleatica

Il braccio di ferro con il governo

La presidente del Consiglio spiega: «Li abbiamo convocati già due volte, il governo non ha mai immaginato provvedimenti per additare la categoria dei benzinai ma per riconoscere il valore dei tanti onesti. Poi la media del prezzo non diceva che erano alle stelle. Sono state molto poche le speculazioni. Ma non potevamo tornare indietro su provvedimento che è giusto, pubblicare il prezzo medio è di buon senso. Su altro siamo andati incontro». Punto. Mai, pero, dire mai. Le diplomazie sono sempre al lavoro e non è escluso che all'ultimo momento possa esserci una nuova convocazione. Intanto, ci sono stati nuovi rialzi nel fine settimana per i prezzi de carburanti, con la benzina in «fai da te» a 1,84 euro/litro (1,98 sul servito) e il gasolio a 1,89 (2,026).

Alle 19 del 24/01 sulla rete ordinaria e dalle 22 sulle autostrade i distributori, anche self service, saranno chiusi per due giorni

Faib Confesercenti, Fegica e Figisc-Anisa Confcommercio, a poco più di 24 ore dall'inizio della protesta, quasi come ultimo appello, sono tornate a spiegare che «il Governo, invece di aprire al confronto sui veri problemi del settore, continua a parlare di «trasparenza» e «zone d'ombra» solo per nascondere le proprie responsabilità e inquinare il dibattito, lasciando intendere colpe di speculazioni dei benzinai che non esistono». Quindi «ristabilire la verità dei fatti diviene prioritario». Ma la replica della premier è chiara. La situazione attuale è però quella emersa nei giorni scorsi.

Dopo il primo incontro a palazzo Chigi (col sottosegretario alla presidenza, Mantovano, i ministri Urso per le Imprese e Giorgetti per l'Economia e il Garante per la sorveglianza dei prezzi, Mineo) i benzinai hanno sospeso lo sciopero ma due successive riunioni al Mimit non hanno avvicinato le posizioni. Urso ha allentato la stretta sull'obbligo della comunicazione del prezzo medio regionale e sulle multe previsti nel provvedimento e ha presentato un'app per facilitare agli utenti la ricerca della pompa più conveniente, ma ai gestori non è bastato. Nelle stazioni di servizio due volantini spiegheranno il perché della chiusura: «Per protestare contro la vergognosa campagna diffamatoria nei confronti della categoria e gli inefficaci provvedimenti del governo che continuano a penalizzare solo i gestori senza tutelare i consumatori. Per scongiurare nuovi aumenti del prezzo dei carburanti».

Rifornimento possibile in A35

Nelle aree di servizio Adda Nord e Adda Sud dell’autostrada A35 Brebemi-Aleatica, zona Caravaggio (Bg), sarà possibile rifornirsi di carburante anche durante lo sciopero previsto sulla rete autostradale dalle ore 22:00 del 24 gennaio alle ore 22:00 del 26 gennaio 2023. La mobilitazione, comunica Brebemi,  non toccherà quindi le 2 aree di servizio della direttissima A35 Brescia-Milano.

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