Favero e Fracassi,
ecco iCavalieri
bresciani

di Paola Buizza
Renato Favero e Cristian Fracassi con la maschera da snorkeling modificata
Renato Favero e Cristian Fracassi con la maschera da snorkeling modificata
Renato Favero e Cristian Fracassi con la maschera da snorkeling modificata
Renato Favero e Cristian Fracassi con la maschera da snorkeling modificata

Ci sono anche i bresciani Renato Favero e Cristian Fracassi nella lista dei 57 riconoscimenti conferiti dal capo dello Stato Sergio Mattarella agli italiani che si sono particolarmente distinti nel servizio alla comunità durante l’emergenza Coronavirus. Grazie a loro una maschera da snorkeling è stata trasformata in respiratore. Un’ invenzione che ha travalicato i confini d’Europa, approdando sui giornali di tutto il mondo. L’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica va al medico e all’ingegnere, certo, ma idealmente alle famiglie e ai colleghi che, insieme a loro, hanno creduto in un’utopia che tale non era. Un’idea nata e realizzata in tempi record per far fronte alle penuria di maschere ospedaliere per la terapia sub-intensiva. È RENATO Favero, anestesista ed ex primario dell'ospedale di Gardone Val Trompia, a notare la somiglianza tra le maschere mediche e quelle da snorkeling di Decathlon. Ma non basta, serve qualcuno che le renda adatte alla ventilazione assistita. Il medico contatta l'ospedale di Chiari che qualche giorno prima aveva ottenuto dalla Isinnova valvole respiratorie (a loro volta terminate e necessarie). Nasce così l’incontro che sarà determinante. Isinnova, grazie alla stampa 3D mette a punto la valvola «Charlotte» e il gioco è fatto: la maschera da snorkeling diventa C-Pap Oggi sono almeno 150mila quelle in uso negli ospedali di tutto il mondo. •

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