IL CERTIFICATO

Garavaglia: «Basta allarmismi sul green pass»

«Basta allarmismi sul green pass». Lo chiede il ministro del Turismo Massimo Garavaglia il quale ritiene sia «inutile creare confusione intorno al green pass. Gli allarmismi sono dannosi per i cittadini, il turismo e per tutta l’economia nel suo complesso. Il green pass ha senso solo per entrare in discoteca o allo stadio o per partecipare a grandi eventi, che prevedono una grande affluenza di pubblico».

Non si annuncia facile per il Governo varare in settimana il nuovo decreto anti-Covid, con la maggioranza divisa su vaccini e green pass. Letta definisce «irresponsabile» Salvini per aver definito «una cazzata» la certificazione verde. Il tasso di positività nazionale sale intanto a 1,9.  

Sul certificato verde interviene anche Nino Cartabellota, presidente della Fondazione Gimbe. Il green pass «va preso in considerazione per i grandi eventi come l’accesso a stadi, concerti. Diventa sempre più difficile il suo utilizzo per assembramenti più piccoli perché non abbiamo un’equità di accesso al vaccino. Ci sono vari aspetti di tipo giuridico e sociale da considerare» ha evidenziato ai  microfoni della trasmissione "L’Italia s’è desta" su Radio Cusano Campus.

Per Cartabellotta «in una campagna vaccinale di massa si può fare la prenotazione volontaria, la chiamata attiva, la spinta gentile, ovvero il Green pass, e poi l’ultima strategia che è rappresentata dall’obbligo. In questo momento la strategia del Green pass è una di quelle che si possono prendere in considerazione, verosimilmente non per tutte le applicazioni perché se uno deve esibire il pass per andare al bar e al ristorante è doveroso che siano vaccinati coloro che in quei locali ci lavorano».

 

Suggerimenti