I FUNERALI

Domani l’addio a Dennis e Irene, morti nello schianto sulla 45 bis

di Giuseppe Spatola
I giovani della comunità musulmana saranno invece tumulati in Marocco

Domani alle 15 la Valle Sabbia si fermerà in silenzio per onorare il ricordo di Dennis Guerra e Irene Sala. Per gli altri tre amici morti sabato notte sulla 45 bis, invece, le esequie saranno fatte in Marocco seguendo il rito musulmano.

Sabbio Chiese si stringerà così al dolore di mamma Simona, il papà Glauco, la sorella Nicole e del nonno Daniele che abbracceranno per l’ultima volta Dennis nella Parrocchiale. Alle 15 il corteo funebre partirà dall’abitazione in via del Chiese sei proseguendo poi per il cimitero locale. Per ragioni sanitarie si prega di attenersi alle disposizioni per il contenimento della diffusione del Coronavirus evitando gli assembramenti con visite brevi. La funzione per Irene Sala, morta a 17 anni, come annunciano con dolore da mamma Angioletta, il papà Enrico, la sorella Martina e nonna Silvana, gli zii, i cugini e i parenti, si svolgerà nella Parrocchia di Villanuova alle ore 15 partendo dall’abitazione in viale XXIV Maggio, 18/A alle 14.50. Dopo le esequie si proseguirà per il Tempio Crematorio di Sant’Eufemia a Brescia.

Tempi diversi, invece, per Imad El Harram, ventenne di Preseglie, Imad Natiq, 20 anni, e Salah Natiq, 22, cugini residenti a Nozza di Vestone. La comunità marocchina, infatti, ha organizzato le funzioni secondo i riti islamici riportando i feretri dei tre giovani in Marocco per essere tumulati. Una scelta che è maturata durante la domenica. Fin dalla mattina, infatti, l’abitazione dei due cugini di Nozza di Vestone ha visto un mesto pellegrinaggio della comunità marocchina che si è stretta al dolore delle famiglie coinvolte. Per onorare il ricordo delle cinque vittime i sindaci dei comuni colpiti hanno chiesto all’intera Valle di rispettare il lutto cittadino martedì pomeriggio, in concomitanza con i due funerali di Sabbio e Villanuova.

Una richiesta che oggi sarà valutata dalla Comunità Montana e dai comuni limitrofi. Un gesto di attenzione che servirà anche a sensibilizzare ulteriormente i residenti e le istituzioni. Del resto le cinque vittime della strage di sabato sera sono rappresentative di una comunità che ha fatto dell’integrazione il suo punto di forza, accogliendo in Valle decine di stranieri impegnati come operai nelle fabbriche rimaste aperte dopo l’ultima grande crisi. «Sicuramente - ha spiegato il sindaco di Pertica Bassa, Manuel Bacchetti - dovremmo lavorare per garantire ai giovani alternative valide alla città. Fino a quando saranno costretti a spostarsi anche solo per ascoltare della musica avremo fallito. La nostra Valle offre ancora tanto ma come politici dobbiamo avere il coraggio di pensare al futuro dei ragazzi senza timori». Un atteggiamento costruttivo che guarda al territorio e al suo futuro. Tutto mentre il dramma ha colpito una intera comunità. «Non guardiamo il passaporto - hanno commentato a Vestone -. Questo è un dramma vero per tutti noi e difficilmente potrà essere dimenticato. Domani la Valle Sabbia piangerà i suoi giovani, anche i tre ragazzi che saranno portati in marocco». •.

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