La Consulta «salva» l'obbligo del vaccino anti-Covid

di FH
I dubbi erano stati sollevati dai tribunali di Brescia, Catania e Padova, dal Tar Lombardia e dal Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Sicilia.

La Corte Costituzionale «salva» l'obbligo del vaccino anti Covid introdotto dal governo Draghi nel 2021 per alcune categorie professionali e gli over 50. La Corte ha ritenuto inammissibili e non fondate le questioni poste da cinque uffici giudiziari.

Erano diversi i dubbi posti dai tribunali di Brescia, Catania e Padova, dal Tar della Lombardia e dal Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Sicilia. Alcuni riguardavano la stessa legittimità dell’obbligo, altri la proporzionalità delle sanzioni, soprattutto con riferimento ai lavoratori a distanza, e la sicurezza dei vaccini. La Corte ha respinto tutte le questioni sollevate sia pure con modalità diverse.

Non è stata affrontata nel merito perché ritenuta «inammissibile, per ragioni processuali», la questione relativa alla impossibilità, per gli operatori sanitari che non si erano vaccinati, di svolgere l’attività lavorativa anche se non avevano rapporti con il pubblico. Sono state ritenute invece non irragionevoli, né sproporzionate, le scelte del legislatore adottate in periodo pandemico sull'obbligo vaccinale del personale sanitario. Ugualmente non fondate, infine, sono state ritenute le questioni proposte con riferimento alla previsione che esclude, in caso di inadempimento dell'obbligo vaccinale e per il tempo della sospensione, la corresponsione di un assegno a carico del datore di lavoro per chi sia stato sospeso; e ciò, sia per il personale sanitario, sia per il personale scolastico.

E' quanto rende noto l'Ufficio comunicazione e stampa della Corte costituzionale, in attesa del deposito delle sentenze.
La decisione si pone in linea con la giurisprudenza della Corte che già nel 2018 si era pronunciata a favore dell’obbligo vaccinale.

 

Suggerimenti