regolamento tra i più restrittivi d'italia

Fa suonare bidoni e tubi: multa di 1.000 euro in centro a Verona

di Ilaria Noro
Il percussionista dei Khani Sholti «faceva rumore nella fascia oraria dedicata al riposo». Un gruppo di consiglieri di Traguardi da mesi sta studiando come modificare la norma
Zeno Tagliapietra, l'artista di strada che ha ricevuto una maxi multa
Zeno Tagliapietra, l'artista di strada che ha ricevuto una maxi multa
Il musicista multato (video Noro)

Percuote bidoni e soffia tubi in plastica ricavandone note, ritmo, musica. E un’allegria coinvolgente, regalando un sound inedito ai molti che si fermano ad ascoltare le sue performance acustiche. Eppure è finito nel tritacarne dei regolamenti che, in città, è tra i più rigidi in materia di esibizioni in strada, e collezionato una serie di sanzioni, fino a quella più tosta, mille euro.

Protagonista della vicenda, che riaccende i riflettori sull’argomento, è Zeno Tagliapietra, classe 1995, veronese, anche se studio e passione per la musica lo portano spesso a Torino dove è batterista e percussionista del gruppo Kani Sholty.

Verona piazza difficile per gli artisti di strada: i precedenti

Capitale della lirica, sede del teatro all’aperto più grande del mondo che ogni anno richiama star internazionali della musica classica e moderna eppure nemica della musica, quella spontanea, di strada, Verona si conferma dunque piazza in cui musicisti e artisti di strada non sono graditi.

È accaduto in passato, circa 15 anni fa quando gruppi di ragazzi si trovavano in piazza Dante il mercoledì sera con percussioni e altri strumenti: vennero alzate le barricate e intervenne addirittura la Questura per disperdere i giovani.

Qualche anno più tardi, nel 2013, fece scalpore il caso del pianista fuori posto, Paolo Zanarella con il suo strumento a coda con le ruote, allontanato sia da piazza Bra che da piazza Erbe. E continua ad accadere.

La supermulta comminata a Tagliapietra, che arriva dopo altre sanzioni simili ma con importi decisamente minori, sui 150 euro, è così salata per una serie di motivi tra cui non ultimo l’orario d’esibizione: il primo pomeriggio. È stata notificata, infatti, in via Mazzini alle 14.25, orario che imporrebbe il riposo, anche se un’esibizione una tantum probabilmente rappresenta l’ultimo problema per i residenti del centro storico, già vessati dagli schiamazzi fino a notte inoltrata della clientela indisciplinata fuori dai bar e dalla musica esce vibrante dai locali serali.

La difesa dell'artista

«Ho sbagliato orario. E anche la mia reazione non è stata consona, lo ammetto e ho chiesto scusa agli agenti. Ma sono fermamente convinto che non sia giusto multare a prescindere chi vuole fare musica. Quando suono mi sento meglio. Ma anche le persone intorno a me che si muovono a ritmo sorridono, fermano per qualche minuto la propria quotidianità, ripartono più serene», spiega il giovane che, in sintesi, lo ha anche messo a verbale sulla supermulta. Anche volendo agire secondo norma, infatti, l’attuale regolamento comunale rimane tra i più rigidi.

«Vicenza o Padova sembrano appartenere a un altro mondo. Ma anche il resto d’Italia, per non parlare dell’Europa. Faccio appello a chi è titolato: fateci suonare! La musica è cultura e rasserena gli animi», aggiunge il percussionista.

Nuovo regolamento in vista

Questa situazione avrebbe, però, i mesi contati. Un gruppo di consiglieri guidato da Giacomo Cona di Traguardi è già al lavoro da alcuni mesi per redigere un nuovo regolamento che apre, pur normandole, alle esibizioni.

«Gli agenti hanno fatto il loro lavoro, questo per ora è il regolamento. Ma dispiace perché musicisti e artisti di strada sono una risorsa e valorizzano la città. Stiamo lavorando per sanare questo paradosso, nella città della musica, della lirica. Ci stiamo prendendo tempo perché la materia è complessa. Ad oggi, l’unico regolamento che abbiamo è quello riguardo mimi, figuranti e statue viventi. Risale a parecchi anni fa ed è possibile in aree molto circoscritte della città con una domanda da fare con carta e marca da bollo, pagando l’occupazione del suolo pubblico: è tra i più restrittivi a livello nazionale», premette Cona.

«Stiamo lavorando in modo corale con un gruppo di consiglieri, poi si andrà al voto. Serve trovare la quadra sui rumori, altre manifestazioni in centro, residenti e attività commerciali e scegliere un regolamento che non gravi sugli uffici. Individueremo delle aree dedicate alle esibizioni in centro storico ma stiamo coinvolgendo anche le circoscrizioni», riassume il consigliere. «Penso a luoghi come Arsenale, ponte di Castelvecchio, San Zeno, piazza Santa Toscana, lungadige San Giorgio e Filippini: centrali ma non troppo. Inoltre, i quartieri limitrofi. Non vogliamo creare confusione anche con i commercianti e gli orari saranno dettagliati in modo chiaro».

Suggerimenti