Goggia da sballo
Nadia Fanchini
settima ai saluti

di A.M.
Nadia Fanchini durante il supergigante di Are
Nadia Fanchini durante il supergigante di Are
Nadia Fanchini durante il supergigante di Are
Nadia Fanchini durante il supergigante di Are

Sofia Goggia non si ferma più: dopo aver chiuso seconda la discesa libera di Are in Svezia, con conseguente successo di specialità, ieri si è affermata in supergigante nella finale di Coppa del Mondo, davanti a Viktoria Rebensburg, Lindsey Vonn, Michelle Gisin, Federica Brignone, Tina Weirather e la nostra Nadia Fanchini. Due gare, due podi per la bergamasca cresciuta al Rongai Pisogne, per un totale di cinque vittorie e altri diciassette zone medaglia. Anche se Lindsey Vonn non è ancora intenzionata ad abdicare, l’azzurra bergamasca sembra intenzionata a raccoglierne l’eventuale eredità: «È una stagione pazzesca. Mercoledì ho raggiunto un traguardo a cui pensavo incessantemente dalla fine di gennaio, quando corremmo a Garmisch Partenckirchen. E' stato difficile mantenere il livello di attenzione così alto, ma quando ho visto la luce verde ero troppo contenta, anche se sfinita. Ho pensato che la gara di oggi andava affrontata con la massima serenità e così ho fatto, non ho sentito la necessità di staccare». Nadia Fanchini invece, ha colto ieri il suo secondo miglior risultato in superG dopo la quinta posizione ottenuta a Bad Kleinckirchheim, il giorno prima del suo ritorno sul podio in discesa libera, alle spalle di Sofia Goggia e Federica Brignone. Con quella di ieri ha portato a 66 le top ten ottenute in Coppa del Mondo, in 236 presenze, pari al 28%. Ruolino di marcia molto importante considerati i frequenti infortuni che le hanno fatto perdere complessivamente quattro stagioni abbondanti. Con protezioni in carbonio a omero e ginocchia, ha affrontato una stagione intera riuscendo a collezionare alcuni risultati che hanno del sensazionale. Non ha vinto, ma sicuramente ha del miracoloso quello che è riuscita a fare. Ha dovuto spesso fare i conti con il dolore, ma alla fine testardaggine e talento innato le hanno permesso di stare ancora con le big. Ad un certo punto le deve esserle passata per la mente anche l’idea di abbassare la saracinesca. I risultati conseguiti molto probabilmente la sproneranno a proseguire. Rispetto alla libera del giorno prima è apparsa più reattiva e decisa: il settimo posto è un risultato da archiviare con grande soddisfazione. •

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