IL CASO

Adozioni, un’occasione che va data con il cuore

di Silvia Allegri
«Non vogliamo rassegnarci al fatto che contino di più gli occhi azzurri rispetto alla personalità degli animali. Tutti meritano una vita serena»
Due gatti da adottare:  serve una scelta consapevole al di là della bellezza
Due gatti da adottare: serve una scelta consapevole al di là della bellezza
Due gatti da adottare:  serve una scelta consapevole al di là della bellezza
Due gatti da adottare: serve una scelta consapevole al di là della bellezza

«Rossi, certosini, siamesi, pelo lungo, occhi azzurri... Possono davvero essere solo questi dettagli a farci innamorare di un animale? Una storia di patimenti o un carattere delizioso, invece, possono non scalfirci?». Sono queste, insieme a molte altre parole, le riflessioni che un volontario attivo nel territorio di Verona ha affidato a Facebook alcuni giorni fa. Condividendo un momento di sconforto utile però a portare i suoi lettori e i tanti frequentatori dei social a porsi qualche domanda. Quanto conta l’estetica ai fini di una adozione? Quanto deve essere bello un cane o un gatto per avere una chance in più e uscire da una gabbia per trovare la felicità in famiglia? «Spesso, quando dobbiamo recuperare degli animali, dobbiamo sobbarcarci il peso di lasciare indietro i meno desiderabili esteticamente, con la speranza che i belli trovino presto casa per poi passare ai prossimi, magari meno allettanti, costretti a passare mesi e mesi in attesa di essere visti da qualcuno», spiega il volontario. «E se riceviamo richieste per un micio bellissimo, al punto da dover dire di no ai potenziali adottanti, ne abbiamo altri che non vengono notati da nessuno. Lo troviamo profondamente ingiusto». Questi pensieri colpiscono dritto al cuore gli amanti degli animali. Quelli veri, che quando scelgono di iniziare una nuova avventura con un pet tengono in considerazione fattori ben più importanti: la storia e i traumi vissuti, il carattere, il desidero di coccole, la bontà. Un gatto o un cane bello sono splendidi da vedere, e di certo nessuno protesta di fronte al fascino di un animale. Ma nel momento in cui si arriva a valutare un’adozione sono ben altre le cose che contano. Insomma, a poco servono le proporzioni, i colori, la morbidezza del manto, quando a spingere una persona a fare una telefonata o una visita a un rifugio c’è il desiderio autentico di cambiare, in meglio, la vita di un animale e anche la propria, sigillando un’alleanza che durerà nel tempo. Al di là dell’estetica. «Non vogliamo rassegnarci al fatto che contino di più gli occhi azzurri rispetto all’anima e alla personalità dei nostri animali. Tutti hanno diritto a una vita serena». Esattamente come gli umani. Perché, lo sappiamo bene, al mondo c’è posto per tutti, e non solo per modelle e attori perfetti. Da parte dei volontari, c’è un appello che suona più come un auspicio: «Con l’avvicinarsi del Natale ci piacerebbe trovare famiglia a tutti. E gli animali rimasti, quelli meno appariscenti, con i colori più comuni, magari già adulti, sono forse i più speciali». Anche se non sono fotogenici, anche se le orecchie sono più lunghe del previsto, anche se il fisico non è da vero atleta. E se c’è vero amore, anche il più sgraziato o apparentemente «banale» potrà trasformarsi in un principe azzurro. Per conoscere i piccoli ospiti di Tribù Animale, Enpa, Animalisti Verona, Lav, le associazioni attive a Verona che si prendono cura degli animali senza casa, si possono consultare le rispettive pagine Facebook. Buone adozioni a tutti.•.

Suggerimenti