Avventura estiva

Partono alla ricerca di tartarughe e tornano a casa con Leda, una meticcia randagia

di Claudio Girardi
Elia e Giulia di ritorno a Verona con la nuova «amica» Leda
Elia e Giulia di ritorno a Verona con la nuova «amica» Leda
Elia e Giulia di ritorno a Verona con la nuova «amica» Leda
Elia e Giulia di ritorno a Verona con la nuova «amica» Leda

È una storia a lieto fine quella capitata recentemente a due veronesi Elia Turra e Giulia Peretti in questa prima parte di torrida estate. Il tutto è iniziato con la proposta di Giulia che qualche mese fa si imbatte in un annuncio dell’associazione “Caretta in vista” su Facebook, e propone ad Elia un’esperienza di volontariato in Campania, a Bagnara di Castel Volturno, per il pattugliamento delle spiagge alla ricerca di tracce di Caretta, una specie di tartarughe marine sempre più presente negli ultimi anni presso quei territori.

Obiettivo di questo volontariato è quello di preservare e mettere in sicurezza i nidi individuati dai volontari, affinché una volta avvenute le schiuse, le piccole possano approdare in mare in sicurezza. Ovviamente Elia accetta senza pensarci due volte. Elia Turra dice «ho recentemente perso il lavoro presso un negozio di telefonia e in attesa di trovare una nuova occupazione, mi sono cimentato in questa esperienza di volontariato, dato il suo amore per la natura e per gli animali».

Giulia Peretti è invece un’insegnante alla scuola primaria ‘G. Segala’, a Verona; amante degli animali, della natura e con varie esperienze di volontariato nel proprio territorio. Arrivati in Campania i due veronesi assieme ai volontari dell’Associazione iniziano la routine di pattugliamento dei lidi del litorale, passano i giorni, ma delle tartarughe nessuna traccia.

«I responsabili dell’associazione - proseguono Elia e Giulia - hanno detto che quest’anno le tartarughe pare si facciano desiderare, hanno inoltre specificato che sono stati rinvenuti parecchi nidi in meno rispetto all’anno scorso, colpa del forte caldo e dell’invasione dell’alga rossa». Nonostante ciò i ragazzi non si perdono d’animo, sono sempre rimasti motivati e carichi di entusiasmo, con la sveglia all’alba e lunghe camminate sulla spiaggia. Le sorprese infatti non sono mancate. L’episodio che si è poi rivelato la vera storia chiave di tutta quest’ esperienza, è iniziato con il ritrovamento di un branco di cani randagi sulla spiaggia durante il pattugliamento di turno.

Di questo gruppo di cani, per lo più tutti adulti, si è fatta notare una meticcia visibilmente più giovane, l’unica che si è allontanata dal branco per seguire Elia e Giulia in tutto il percorso per chilometri e chilometri, visibilmente assetata e affaticata. Inizialmente i due veronesi credevano che durante il tragitto si sarebbe fermata per ricongiungersi al branco, ma la cucciola lì ha seguiti fino all’appartamento dove alloggiavano. A quel punto è bastato uno scambio di sguardi tra Elia e Giulia per accoglierla in casa e decidere di adottarla, portandola a Verona, con il nome di Leda in omaggio alla referente dell’associazione, prima persona con cui i due entrano in contatto per il volontariato.

«Siamo tornati a Verona non avendo trovato alcuna traccia di ciò per cui eravamo venuti, ma con qualcosa di ancora più importante: un’anima in più tornata a casa con noi, salvata dalle terre tanto belle quanto difficili di Castel Volturno». Col nostro ritorno a casa , portiamo dentro noi la speranza che questo gesto, possa sensibilizzare l’adozione di animali in difficoltà, e contrastare la triste realtà degli abbandoni. Infine i due giovani veronesi intendono «ringraziare l’associazione per averci regalato quest’esperienza».

L’Associazione è alla ricerca costante di volontari per sostenere il territorio, per chi volesse informazioni può inviare una mail a: domizia2021@gmail.com.

 

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