Cicogne in centro a Villafranca. È durata una notte, ma non è passata inosservata, la permanenza in un giardino di via Marconi di due esemplari di Ciconia ciconia, intenti nella migrazione annuale, che hanno scelto come dimora la cima di un albero potata da poco. Lì i due uccelli di questa specie, il cui ritorno in Italia risale agli anni Cinquanta intensificandosi in Veneto a partire dal 2005, sono atterrati mercoledì sera, poco dopo le 19
Avvistamento
La loro presenza, insolita per il centro della città castellana, ha attirato la curiosità di molti residenti e di qualche fotoamatore, come Giorgio Facincani, 74 anni, che, avvertito della presenza della coppia di grandi volatili, si è precipitato a casa sua, in corso Vittorio Emanuele, per prendere la macchina fotografica professionale. Il fotografo dilettante ha così potuto immortalare l’evento che, come spiega lo stesso autore degli scatti, «rimarrà nella storia della città. Bisogna tornare indietro di almeno una quarantina di anni», ricorda Facincani, «per trovare l’ultima coppia di cicogne che ha deciso di sostare in pieno centro. Allora gli uccelli si posarono per un breve periodo sul tetto del convento dei frati, accanto al castello. E in paese ci fu chi ironizzò sul fato che la cicogna, tradizionalmente legata a nuove nascite, fosse giunta in un luogo frequentato da religiosi».
Dietro al Duomo
Battute a parte, Facincani non si è lasciato scappare l’occasione di documentarne la presenza dietro al Duomo. «Dopo essere stato avvertito da mia moglie dell’arrivo dei due animali nel giardino di una sua amica in via Marconi», riferisce il 74enne, «mi sono affrettato a prendere tutto l’occorrente per scattare foto ad alta definizione». «Per avere una panoramica migliore», prosegue Facincani, «ho suonato tutti i campanelli di condominio di fronte all’albero scelto dalle cicogne come dimora». «Alla fine», sottolinea con orgoglio, «alcune famiglie mi hanno aperto la porta di casa, consentendomi di scattare, affacciandomi dalle loro finestre. Purtroppo», precisa Facincani, «la coppia è ripartita il mattino dopo (ieri per chi legge, ndr) per la propria migrazione, presumo che quegli uccelli provenissero dalle zone flagellate dalla guerra tra Russia e Ucraina».