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Immatricolazioni di auto elettriche: l'Italia è la peggiore in Europa

Ancora in calo le immatricolazioni di auto elettriche in Italia a causa della lunga attesa della ripartenza dell’ecobonus, che ha frenato il mercato. A maggio 2022, le vendite di auto con possibilità di ricarica (somma di Bev, elettriche pure, e Phev, veicoli ibridi plug-in) si sono fermate a 11.901 unità, a fronte delle 12.839 vendute nello stesso mese dello scorso anno, segnando un -7,31%. Lo scrive Motus-E, associazione che raggruppa tutti gli stakeholders della mobilità elettrica.

In particolare, le immatricolazioni delle auto elettriche pure scendono del 12,74% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, per un totale di 4.472 unità immatricolate; mentre le Phev (ibride plug-in) diminuiscono del 3,69%, per un totale di 7.429 unità immatricolate. Se le auto Bev conservano la quota di mercato dei mesi precedenti (3,1%), le Phev vedono la propria quota aumentare leggermente, a 6.1%. «L’Italia conferma i suoi ritardi sul fronte dei veicoli elettrici rispetto agli altri mercati europei - evidenzia Motus-E - Germania, Spagna, Francia, Belgio, Olanda e Regno Unito fanno registrare  un incremento di vendite Bev rispetto al 2021, mentre in Italia le immatricolazioni crollano. Ci aspettiamo che il mercato registri segni positivi nei prossimi mesi, dal momento che sono stati appena reintrodotti gli incentivi». Tra i modelli più venduti, fino a maggio 2022, la Fiat 500E si guadagna la prima posizione con 2.796 unità
immatricolate. Secondo posto per la Dacia Spring, con 1.875 veicoli, mentre in terza posizione si piazza la Smart Fortwo con
1.696 vetture. Chiudono la top five la Tesla Model Y e la Renault Zoe, rispettivamente con 951 e 811 unità vendute. 

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